I mercati su cui si può decidere di investire il proprio capitale sono innumerevoli e, tra questi, rientra anche quello delle materie prime. Quando si parla di materie prime si fa riferimento a tutti quei materiali ricavati dalla natura e utilizzati per la produzione di altri materiali o di beni e prodotti di vario genere; tra le materie prime possono essere inclusi, solo a titolo di esempio, l’oro, il grano, il petrolio, il cotone e via dicendo.
Chi sceglie di investire in questo mercato, può optare per l’acquisto di beni reali o di titoli emessi da aziende che si occupano dell’estrazione o della produzione di tali beni; in alternativa, si può optare per la compravendita di Exchange Traded Commodities, strumenti finanziari a gestione passiva, quotati in borsa e basati sui futures o su beni reali. A tal proposito, per scoprire le caratteristiche principali degli ETC è possibile consultare articoli e risorse online.
Su quali materie prime è possibile investire
Chi decide di investire in materie prime ha un’ampia scelta per quanto riguarda i materiali su cui puntare. In particolare, gli investitori puntano su materie prime particolarmente richieste dal mercato o di alto valore, come l’oro.
In linea generale, è possibile investire ad esempio su materie prime legate agli ambiti:
- Tessile;
- Agricolo;
- Minerario;
- Energetico.
Insomma, potenzialmente sarebbe possibile investire il proprio capitale su qualsiasi materia prima, ma a livello pratico è fondamentale scegliere con attenzione per quale optare.
Come scegliere le materie prime sulle quali investire
La scelta delle materie prime sulle quali investire richiede un’accurata analisi del mercato e la capacità di leggere i grafici e di interpretare i dati.
Chi si avvicina per la prima volta al mondo degli investimenti e non possiede le nozioni fondamentali per attuare analisi fondamentali o tecniche, dovrebbe evitare di lanciarsi a caso in un investimento. Infatti, sebbene il rischio di commettere errori di valutazione sia sempre presente e concreto, esistono metodi di ricerca e analisi che consentono ai professionisti del settore di avere un quadro generale dell’andamento, non solo presente, ma anche futuro, dei mercati, dei titoli e delle commodities.
Prima di decidere su quali materie prime investire è dunque preferibile seguire i consigli degli esperti e contattare dei consulenti finanziari.
Come investire sulle materie prime
Gli investimenti sulle materie prime possono essere effettuati in almeno tre modi differenti, ossia:
- tramite acquisto del bene reale: in questo caso, l’investitore provvederà ad acquistare direttamente un certo quantitativo della materia prima di proprio interesse. Nel caso in cui si trattasse di un bene durevole come l’oro, il suo obiettivo sarà quello di ottenere un guadagno sul lungo periodo, sperando in un aumento del valore; se invece sceglie di investire in materiali non durevoli, come il grano, dovrà provvedere a una vendita in tempi stretti oppure potrà utilizzarli per produrre altri prodotti. In entrambi i casi, sarà necessario disporre di uno spazio in cui conservare i beni acquistati;
- con la compravendita di azioni di aziende operanti sul mercato di proprio interesse: in questo caso, l’investimento riguarderebbe la compravendita di azioni o obbligazioni emesse da società e aziende che si occupano della materia prima di proprio interesse. Il soggetto che volesse investire nel petrolio, potrebbe quindi acquistare azioni di società petrolifere anziché barili di petrolio;
- optando per gli ETC: come abbiamo accennato nell’introduzione, gli ETC sono strumenti che possono essere comprati e venduti sul mercato regolamentato e che possono avere alla base sia beni reali, sia futures su tali beni.
Chi sceglie di investire su beni reali, può anche ricorrere ai futures, ossia a contratti derivati che permettono ad acquirente e venditore di effettuare la compravendita di una data merce alla scadenza del contratto, al prezzo stabilito in sede contrattuale.