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A Palermo domenica 11 settembre torna a riunirsi la rete “Si resti arrinesci” in occasione della terza edizione del festival popolare siciliano “Canta e cunta”.

L’associazione Si resti arrinesci, che promuove e organizza tutto il festival, nasce nel 2018 con lo scopo di indagare i motivi della migrazione e smontare la narrazione di una emigrazione felice, a cuor leggero, ma soprattutto necessaria. Sin dai primi mesi di vita si estende grazie ad una campagna che vede l’adesione e la partecipazione di centinaia di persone da tutta l’isola.

Dopo lo stop, forzato dalla pandemia, i giovani e le giovani dell’associazione si dicono pronti a ridare gambe alla campagna.
Su questo gli organizzatori ci dicono: “Non partiamo da zero. Negli incontri fatti, in giro per la Sicilia negli scorsi anni, siamo riusciti a definire due concetti chiave: che emigrare non è frutto di una scelta fredda e a cuor leggero, ma invece una scelta “forzata” dalle dinamiche socio, culturali ed economiche che riguardano l’attualità e la storia del luogo in cui si vive. D’altronde, se non fosse così, le percentuali di emigrazione sarebbero uguali in ogni dove. Ma abbiamo anche appreso che quella che viviamo nei territori siciliani non è un’emigrazione di sopravvivenza, come chi arriva sulle nostre coste, ma una migrazione per ambizione o emancipazione dal nucleo familiare. Oggi spetta a noi giovani avere il coraggio di rimanere, per questo rilanciamo una campagna per scegliere di restare.”

Non solo addetti ai lavori, l’assemblea sarà, infatti, aperta a tutte le associazioni attive sul territorio o singoli interessati.
“Crediamo che solo insieme si possano trovare le risposte a queste domande e ad un problema che è comune. Dopo due anni di relazioni rallentate dalla pandemia, è forte sia la voglia di rivedersi per chi ha già vissuto momenti insieme, sia la voglia di nuovi incontri, per sognare e progettare insieme un impegno, per tornare a vivere da protagonisti i nostri territori.” Continuano.

Il festival comincerà già dalle 16:00 nel cuore del centro storico di Palermo, all’ex convento San Basilio luogo storico della città e in cui da oltre un anno è nato il Comitato territoriale Olivella con l’intento di riqualificare e trasformare il bene palermitano dandogli la forza di un bene comune. Prima dell’incontro sul tema dell’emigrazione puntato per le 18.00, sarà allestita una mostra fotografica dal titolo “Palermo che” di Maria Tumminia Photo e un laboratorio di scrittura a cura del Newbookclub Community Lab. A seguire diversi artisti, come “La Stanza Della Nonna”, “Novo”, “Tannura” e “Sud Sona”, accompagneranno l’evento con la loro musica. 

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