Dolce, salato, inebriatoRubriche

Non si smette mai di conoscere il vino ed una delle migliori occasioni per legarsi ad esso perdutamente è e resta il contenitore “Le Contrade dell’Etna 2023” che, in tre giorni, ha regalato emozioni, sequenze di degustazione con eleganza e competenza e convivialità di settore dal suo start, avvenuto sabato 15 aprile al “Picciolo Etna Golf Resort”, a Rovittello – Castiglione di Sicilia.

L’asticella della “sostanza di argomenti” e delle presenze autorevoli e visionarie (come quella dell’artefice di tutta la rassegna – l’indimenticato ideatore del vino di Contrade – Andrea Franchetti) è stata alzata, abbracciando sempre più cantine che si sono intrecciate all’evento della società “Crew” e hanno aiutato a costruirlo. Ottomila i partecipanti all’Edizione Numero 14 con 105 aziende tra le giovani e quelle fedelissime che hanno avuto tempo di mostrare i risultati del loro operato fino a ieri: per l’esattezza, tra il 15 e 16 aprile, ai giornalisti e al pubblico e ieri alle figure professionali di Horeca.

Nella prima giornata, un argomento che certamente farà parlare molto è la ricerca del prof. Sebastiano Torcivia del dipartimento di Economia dell’Università palermitana, dal titolo “Analisi commerciale dei vini etnei” e commissionata da “Crew”. Importanti e inediti dati quelli diffusi dal docente universitario sul valore di queste produzioni. Torcivia ha censito 209 cantine suddividendole tra quelle che producono fino a 10mila bottiglie (piccole), da 10mila a 50mila (medie) e oltre 50mila bottiglie (grandi). Inoltre, ha ripartito i vini prodotti in tre fasce: i vini entry level, quelli ricavati dalle uve da singole contrade e i “gran cru” ovvero quelli ottenuti da singoli vigneti. Dall’elaborazione ha tracciato i seguenti valori medi riferendosi ai prezzi sugli scaffali delle enoteche in Italia. Tra i vini della fascia entry level, il valore commerciale si attesta intorno ai 20 euro; tra i vini ottenuti con uve da singole contrade la stima commerciale si aggira intorno ai 45 euro; tra i vini dai singoli vigneti il valore corrisponde a circa 100 euro; addirittura, per quelli prodotti da cantine con più di 50mila bottiglie il prezzo di questi vini si attesta su circa 130 euro. 

La kermesse è stata incoronata da due nomi che hanno dato lustro sul piano della trasmissione mediatica e hanno scelto di stare sotto l’occhio di bue in due talk differenti per la stima incondizionata verso le risorse vulcaniche e per la squadra organizzativa: partiamo da Oscar Farinetti – il comandante di “Eataly” che ha sciorinato con la sua piacevole dialettica le “strategie di celebrazione del vino italiano nel mondo”, intercalando con dei momenti della sua carriera e del suo futuro sull’Etna, grazie alla chiacchierata – intervista con il giornalista del Corriere della Sera Alessandro Trocino. Ma con Farinetti abbiamo cercato di capire quale tipo di comunicazione serva per esportare i vini italiani e che margini di crescita esistano.

L’imprenditore cosmopolita ha sicuramente evidenziato che “il marketing della Penisola in questo filone gode di ottima salute e può solamente decollare se si insiste a perfezionare l’aspetto della divulgazione”. Sotto questo profilo il Meridione è più indietro e deve mettersi in pari con il Nord. E poi “bisogna proseguire a tamburo battente sullo stile biologico che è la svolta dell’agricoltura”. Le masterclass hanno deliziato da mattina a sera della prima giornata di Contrade e sono state il piatto forte di un reggimento di giornalisti accreditati (oltre ottanta con numerosi esponenti di stampa straniera che, magari, era assente da anni in questa zona magica). Il giornalista e wine writer di “Cronache di Gusto” (giornale Media Partner) Federico Latteri ha fatto da guida virtuale tra i versanti dell’Etna, andando a peregrinare dal “Versante Est” ai “Versanti Meridionali”, dal Versante Nord all’approfondimento del Nord con le singole Contrade. E la ciliegina sulla torta è stata l’affinamento in fondo al mare con “Orygini” con due vini di due aziende che hanno sperimentato questo nuovo capitolo della produzione. Insomma, ben 47 vini in assaggio, di cui due di “Orygini: un bianco del comprensorio etneo e un Etna rosso, confrontando lo stesso vino delle due aziende produttrici affinato sia in cantina sia in mare mediante il progetto “Orygini” (a distanza di sei mesi per entrambe le versioni).         

Per la data di domenica l’altro nome di spicco: lo chef Heinz Beck che porta con sé le tre stelle Michelin e che ha acquisito la carica di “Padrino di Contrade dell’Etna” con una cerimonia pensata ed effettuata dai promotori di Contrade (Sergio Cimmino, Massimo Nicotra e Raffaella Schirò). A capo del “St. George Restaurant” tra le mura del sontuoso “The Ashbee Hotel” a Taormina, chef Beck si configura come il guru del mangiare raffinato ma anche con principi di alimentazione sana da oltre 20 anni, unendo la fantasia della ricerca e la tradizione. Lo chef Heinz Beck ha chiarito la sua filosofia di vita trasposta anche in cucina, durante un dialogo con il direttore di “Cronache di Gusto” Fabrizio Carrera. Lo chef tedesco utilizza il pesce dello Stretto di Messina perché è nutriente e ha sposato gli ingredienti mediterranei ma, a quanto pare dopo la domanda specifica dell’intervistatore Carrera, ama anche il pane con le panelle tipico palermitano. Sempre molto apprezzata, nell’area giardino del “Picciolo”, la selezione dei vini “en primeur”, dedicata agli specialisti delle testate giornalistiche.

E’ necessario ricordare il riconoscimento alla ricercatrice del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania Lucia Parafati che è stato conferito dalla famiglia Franchetti e da Contrade come borsa di studio Andrea Franchetti per chi si è distinto in attività afferenti al mondo del vino. La prescelta è vincitrice di un bando Pon “Ricerca e Innovazione” per “l’Impiego degli enzimi in campo enoico”, con cui è diventata ricercatrice a tempo determinato.

A patrocinare “Le Contrade dell’Etna” è stata Union Camere Sicilia con il Presidente Giuseppe Pace e il Segretario Generale Santa Vaccaro che sono stati ben lieti di essere al fianco di questo evento identitario. Union Camere Sicilia è sempre attenta alle tematiche che riguardano le attività di promozione del territorio e della filiera produttiva, in particolare del settore vitivinicolo che è tra gli assi portanti dell’economia regionale.

Tra le collaborazioni preziose anche LIQUIGAS, il primo operatore sul mercato in Italia nella distribuzione di GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) e GNL (Gas Naturale Liquefatto).  

Le Contrade dell’Etna portano avanti un concept che punta a standard sempre più elevati e saranno sempre accompagnate dalle pagine Facebook e Instagram, il sito ufficiale di Contrade www.lecontradedelletna.com e il canale YouTube.

La società “Crew” ringrazia ancora DegustEtna (che ha promosso la tre giorni nei propri Social Network) e ringrazia le centocinque cantine che sono state i pilastri dell’evento:

  1. Aitala
  2. Alberelli di Giodo
  3. Alcantara
  4. Alessandro Serughetti
  5. Alta Mora Cusumano
  6. Anima Etnea
  7. Antichi Vinai 1877
  8. Azienda Agricola Antonio Di Mauro
  9. Azienda Agricola Iuppa  
  10.  Azienda Agricola Raciti
  11.  Azienda Agricola Sciara 
  12.  Azienda Agricola Siciliano    
  13.  Azienda Agricola Sofia  
  14.  Azienda Agricola Turi
  15.  Aziende Agricole Vincenzo Trigona   
  16.  Azienda Agricola Vita Nova
  17.  Azienda Conte Uvaggio  
  18.  Azienda Esperanza 
  19.  Az. Vitivinicola Maria Di Bella Vini Nibali   
  20.  Baglio di Pianetto
  21.  Benanti 
  22.  Blindspot Vineyard
  23.  Buscemi
  24.  Camporè
  25.  Cantina Terre di Montalto
  26.  Cantine di Nessuno
  27.  Cantine Nicosia
  28.  Cantoneri
  29.  Cottanera
  30.  De Bartoli – Etna
  31.  Destro
  32.  Donnafugata
  33.  Duca di Salaparuta
  34.  Edomè  
  35.  Enrica Camarda
  36.  Etna Barrus Contino
  37.  Eudes  
  38.  Famiglia Statella
  39.  Federico Curtaz  
  40.  Federico Graziani
  41.  Feudo Cavaliere  
  42.  Feudo Vagliasindi
  43.  Firriato
  44.  Francesco Russo  
  45.  Frank Cornelissen
  46.  Gambino Vini
  47.  Generazione Alessandro 
  48.  Giovanni Rosso  
  49.  Giovi
  50.  Girolamo Russo 
  51.  Graci
  52.  Gulfi
  53.  I Custodi delle Vigne dell’Etna
  54.  La Contea
  55.  La Gelsomina  
  56.  Le Due Tenute
  57.  Licciardello
  58.  Massimo Lentsch
  59.  Maugeri
  60.  Mecori
  61.  Monteleone 
  62.  Monterosso
  63.  Neri Agricola
  64.  Nicola Gumina
  65.  Nuzzella
  66.  Palmento Carranco
  67.  Palmento Costanzo
  68.  Passopisciaro Vini Franchetti
  69.  Pennisi 
  70.  Pietradolce
  71.  Planeta
  72.  Produttori Etna Nord
  73.  Quantico 
  74.  Roberto Abbate
  75.  Scilio
  76.  Serafica Terra di Olio e Vino
  77.  Sive Natura
  78.  Spuches
  79.  Src 
  80.  Tasca d’Almerita  
  81.  Tenuta Bastonaca
  82.  Tenuta Boccarossa
  83.  Tenuta di Fessina
  84.  Tenuta Ferrata
  85.  Tenuta Masseria Setteporte         
  86.  Tenute Bosco  
  87.  Tenute dei Ciclopi
  88.  Tenute Foti Randazzese
  89.  Tenute Mannino 
  90.  Tenute Moganazzi 
  91.  Terrafusa
  92.  Terra Costantino
  93.  Terre Normanne   
  94.  Theresa Eccher
  95.  Tornatore 
  96.  Torre Mora
  97.  Travaglianti
  98.  Verderame Boutique Winery 

99)Vini Calcagno

100)Vini Calì

101)Vini di Luca

102)Vini Lizzio 

103)Vivera

104)Wiegner

105)Zumbo

     

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