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La propria abitazione è generalmente considerata un luogo sicuro, in cui ripararsi da tutti i fattori esterni che possono creare disagio o essere rischiosi. Un esempio è quando sentiamo cattivi odori provenire da fuori e il nostro primo istinto è quello di chiudere tutte le finestre e le porte di casa.

 

Tuttavia, le cose non stanno proprio così e spesso anche l’aria di casa può essere causa di fastidi, come ad esempio le allergie. Per far fronte a questa tipologia di problema si deve procedere a purificare l’aria di casa, sia attraverso scelte consapevoli come detersivi biologici, sia tramite elettrodomestici appositi. Una guida a questo proposito è consultabile su Giornale Social.

 

Nell’ambito degli elettrodomestici che fungono da importanti alleati per il benessere e il comfort domestico, troviamo sicuramente gli umidificatori e i deumidificatori. Questi consentono infatti di stabilizzare i livelli di umidità all’interno delle mura di casa.

 

Umidità: quando è troppa e quando è troppo poca

 

L’importanza di umidificatori e deumidificatori è da ricercarsi nei potenziali danni che l’umidità può causare nelle nostre abitazioni, sia quando ce n’è troppa che quando ce n’è troppo poca.

 

Andando con ordine, quando l’umidità si concentra eccessivamente in alcuni punti della casa, favorisce la formazione di muffe. Le muffe non soltanto sono esteticamente insopportabili e dannose per l’immobile, in quanto rovinano e corrodono le pareti e le superfici sulle quali vanno a formarsi, ma emanano anche cattivi odori e favoriscono la proliferazione dei batteri. La presenza di muffe, inoltre, incrementa ulteriormente il tasso di umidità dell’aria che respiriamo quotidianamente all’interno delle mura domestiche. Si capirà che di certo non è un toccasana per i residenti costretti ad averci a che fare, soprattutto se si tratta di bambini.

 

Può presentarsi anche il caso opposto, ovvero in cui l’aria di casa sia caratterizzata da un tasso di umidità inferiore rispetto a quello ideale. Allora si parla di aria secca, che può rivelarsi un problema nella misura in cui favorisce il sollevamento della polvere e le conseguenti allergie. Per non parlare della secchezza alla gola e alle vie respiratorie che può essere estremamente fastidiosa.

 

Differenza tra Umidificatore e Deumidificatore: quale scegliere

 

Il tasso di umidità all’interno delle mura domestiche è un valore che va tenuto sotto controllo.

 

Nei casi in cui il tasso di umidità è eccessivamente elevato si deve agire prontamente per stabilizzarlo. Quando in casa c’è troppa umidità lo si può osservare in primo luogo sui vetri, frequentemente ricoperti di condensa. Successivamente, l’eccessiva concentrazione di umidità si rende palese ai residenti attraverso la formazione di muffe.

 

Per contrastare l’umidità sono stati introdotto i deumidificatori, elettrodomestici fissi o portatili in grado di agire sui livelli di umidità dell’aria e ridurli. Generalmente, i classici condizionatori presenti nella maggioranza delle case degli italiani includono anche la funzione di deumidificazione dell’aria. In ogni caso, è opportuno ricorrere all’utilizzo di deumidificatori, soprattutto nelle stanze di casa in cui l’umidità tende a concentrarsi, come ad esempio in cucina, in bagno, nei ripostigli e nei magazzini.

 

Nei casi opposti, ovvero in cui l’aria di casa è caratterizzata da un tasso di umidità inferiore rispetto a quello ideale, si parla di aria secca. Sebbene il problema sia diametralmente opposto, anche l’aria secca può creare disagio ai residenti della casa, ad esempio favorendo mal di gola, congestioni nasali e altri fastidi alle vie respiratorie.

 

Generalmente l’aria di casa può tendere a seccarsi nella stagione invernale, quando i riscaldamenti si tengono accesi per molte ore e contemporaneamente le finestre restano chiuse per non far entrare il freddo. Quando ciò si verifica, è necessario agire per aumentare i livelli di umidità domestici. Per contrastare il fenomeno della scarsa umidità si ricorre agli umidificatori, elettrodomestici molto semplici che servono proprio ad aumentare il tasso di umidità all’interno delle abitazioni.

 

Quindi, la differenza tra umidificatore e deumidificatore sta nelle funzioni svolte dai due tipi di elettrodomestici: uno serve ad aumentare il livello di umidità dell’aria e l’altro serve a diminuirlo.

 

Sia la scarsa umidità che la troppa umidità possono influire negativamente sulla vivibilità dell’abitazione. Pertanto, si sceglie l’uno o l’altro strumento a seconda delle necessità.

 

Esistono numerosi modelli di umidificatori e deumidificatori, ognuno sceglie quello che meglio risponde alle proprie esigenze in termini di dimensioni dell’ambiente su cui agire, livelli di rumorosità, consumi, potenza, costi di manutenzione, e tanto altro. Inoltre, alcuni modelli di ultima generazione includono anche sensori in grado di rilevare i livelli di umidità e agire automaticamente per riportarli alla normalità, sia umidificando che deumidificando.

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