ITac@, un progetto selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, è un percorso di formazione e inserimento lavorativo totalmente gratuito e personalizzato su più livelli con l’obiettivo di migliorare la condizione occupazionale femminile, attraverso lo sviluppo delle competenze digitali e trasversali di donne di età compresa tra i 18 e i 50 anni (con particolare attenzione alle categorie fragili delle migranti, delle donne escluse dal mercato del lavoro o a rischio di perderlo). Secondo i dati Istat di marzo 2023, in Italia lavora una donna su due: il 51,6% contro il 70,1% degli uomini, nonostante la crescita del numero di occupati (+22mila) rispetto al mese precedente. Il dato è tra i peggiori d’Europa, se confrontato con la media Ue del 62,7% delle donne occupate. Per quanto riguarda la posizione lavorativa, nel rapporto Women in Business del Grant Thornton International Business Report (Ibr) le donne che detengono posizioni di leadership rappresentano il 30%, un punto percentuale in più rispetto al 2021 ma in fondo alle 30 economie mondiali analizzate. La situazione peggiora tra le donne straniere: secondo l’Osservatorio sulle migrazioni, nonostante le donne siano la maggioranza (65%) ed il loro livello di istruzione sia in media più elevato rispetto a quello degli uomini, sono ghettizzate a pochi ambiti, servizi domestici e di cura (38,2%) e pulizia di uffici e negozi.
ITac@ nasce dalla collaborazione tra il mondo non profit di ISF, COPE e CIAC e quello profit rappresentato da Impactskills, Mygrants e Intesys, uniti dal comune obiettivo di massimizzare le competenze delle beneficiarie, rendendole più autonome e accompagnandole verso un upgrade della loro condizione.
«ITac@ – sottolinea Maurizio Sapienza, presidente di Informatici Senza Frontiere – è un progetto innovativo sotto diversi punti di vista. In termini di organizzazione, perché grazie alla collaborazione con le aziende profit Impactskills, Mygrants e Intesys, fa uso di specifiche piattaforme software per l’accoglienza, la formazione, l’accompagnamento e l’inserimento lavorativo, incluso il monitoraggio di tutte le fasi del percorso, e allo stesso tempo attiva supporti locali “in presenza” grazie alle non profit COPE e CIAC, ai centri del lavoro e alle organizzazioni del territorio. In termini di progettualità, asseconda la vocazione di Informatici Senza Frontiere, da sempre orientati all’aiuto di persone disagiate o con problemi di inserimento lavorativo, affrontando una sfida doppia: sviluppare le competenze digitali e migliorare la condizione occupazione delle donne, la categoria più svantaggiata sul lavoro soprattutto in ambito STEM».
Sul sito www.progettoitaca.eu sono aperte le iscrizioni fino al 30 ottobre.
Il progetto è stato selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale. Il Fondo per la Repubblica Digitale è nato da una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e, in via sperimentale per gli anni 2022-2026, stanzia un totale di circa 350 milioni di euro. È alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. L’obiettivo è accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese. Per attuare i programmi del Fondo – che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’FNC (Fondo Nazionale Complementare) – a maggio 2022 è nato il Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata da Acri. Per maggiori informazioni www.fondorepubblicadigitale.it.