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Ancora un Catania deludente, poco propositivo e reattivo, spesso in difficoltà fisicamente e nei contrasti è stato battuto oggi pomeriggio al “Massimino”, davanti ad oltre 17mila spettatori, per 2-0 dall’Avellino di mister Michele Pazienza. Terza sconfitta al “Massimino” ed ennesima prova incolore della squadra di un Luca Tabbiani, formazione che nel primo tempo ha provato a ribattere al vantaggio degli irpini, ha conquistato un rigore poi fallito da Chiricò, ma che, nel complesso, non ha retto il confronto davanti ad un avversario determinato, organizzato e che ha colpito al momento giusto, centrando anche un palo su calcio d’angolo.

Nei primi 45′ padroni di casa schierati con Bocic e Chiricò ali e Dubickas preferito a Sarao. La partita si è giocata a centrocampo ed il Catania ha sofferto subito nel giro palla veloce e si è spesso appoggiato, mancando per infortunio Di Carmine, al funanambolico e veloce Chiricò. L’Avellino, però, è subito andato in vantaggio: al 9′ punizione di Marconi che bucava la barriera con la deviazioni di un uomo in barriera. Doccia fredda per i padroni di casa che, comunque, al 26′ fruivano di un calcio di rigore (atterramento di Sannipoli ai danni di Bocic) ma Chiricò si faceva respingere in angolo il tiro angolato dal portiere Ghidotti.

Intanto l’Avellino nelle ripartenze era sempre pericoloso ed in una di queste, su calcio d’angolo, Mulè colpiva il palo con Bethers battuto. A chiusura primo tempo occasioni per Rapisarda, Ladinetti e Chiricò, ma l’Avellino chiudeva in vantaggio per 1-0..

Nella ripresa padroni di casa all’attacco ma che faticavano ad arrivare al tiro, pubblico del “Massimino” che iniziava a perdere la pazienza, a fischiare ed a lanciare anche qualche fumogeno, complice  la confusione, la poca precisione e concretezza dei rossazzurri. Avellino che invece, dopo alcune ficcanti azioni in contropiede, al 25′ raddoppiava con il nuovo entrato Gori che finalizzava con freddezza davanti a Bethers l’ottima azione impostata da Sgarbi e che soprendeva la retroguardia enea. Irpini capaci di colpire al momento giusto e Catania che non approfittava nemmeno dell’ingresso in campo di Sarao, Chiarella e De Luca e dopo 5′ di recupero arrivava la storica vittoria per 2-0 per l’Avellino e la pesante sconfitta per il Catania, sempre più in crisi. A partita conclusa lungo vertice tra la proprietà e la dirigenza, per l’eventuale cambio in panchina ed il nome che più circola è quello di Silvio Baldini. Intanto i rossazzurri sono adesso attesi dal recupero in trasferta di mercoledì con il Brindisi e poi dalla gara di domenica in casa del Potenza.

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