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Il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania ospita fino al 29 febbraio 2024 la conferenza internazionale CHAIN 2024 – Cultural Heritage Routes, Safeguarding, Participation, Sustainable Development, organizzata dai dottorandi e docenti in Scienze per il Patrimonio e la Produzione Culturale.

L’evento è realizzato con il patrocinio di ICCROM,  DiCultHerFondazione Santagata per l’Economia della CulturaFederculture e FAI Catania e in partnership con l’ESACH (European Students’ Association for Cultural Heritage) e Archeo Unict.

Presenti studiosi e professionisti, progetti e associazioni provenienti da dodici paesi del mondo,  dagli Stati Uniti alle Filippine, dal Regno Unito e da tutta Europa. In sede di presentazione dell’evento, con focus su “Itinerari del Patrimonio Culturale”, le rappresentanze mondiali, hanno potuto degustare, apprezzandole, alcune eccellenze dell’enogastronomia siciliana.

 

Al Cantàra, Migliore Cantina dell’anno al Vinitaly 2023 con il patron Pucci Giuffrida, ha presentato le sue apprezzatissime etichette. Il nerello cappuccio 2018 ”La Fata Galanti”, Etna Doc “Lu Veru Piaciri” 2021 da nerello mascalese, e Igt “Muddichi di Suli” 2019. Presente anche Irene Badalà , anch’essa tra le migliori realtà vitivinicole dell’Etna Doc. Per la gastronomia presente Musa, azienda agricola d’eccellenza  con il pistacchio di Bronte naturale, e trasformato, presentato da Carmelo Schilirò che ne ha illustrato le qualità organolettiche uniche. Non poteva mancare l’Olio Evo di pregio, con le etichette di Nocellara etnea di Oleificio RussoAnastasia De Luca ha illustrato le attività di Slow Food.

Dopo il successo registrato nelle due precedenti edizioni, l’appuntamento del 2024 raccoglie un numero ancora più alto di adesioni, con esperti provenienti da svariati settori del panorama scientifico e culturale internazionale, segnando un ulteriore passo in avanti rispetto al progetto originale nato nel 2020.

L’esperienza positiva maturata nel corso degli anni ha incoraggiato i ricercatori aderenti al network a confrontarsi con una nuova tematica di ricerca incentrata sugli itinerari del patrimonio culturale, intesi non solo in senso geografico, ma anche simbolico, ossia come traiettorie di intersezione e di scambio tra ‘percorsi’ vòlti alla salvaguardia, alla valorizzazione e allo sviluppo sostenibile del patrimonio culturale materiale e immateriale.

L’approccio interdisciplinare che caratterizza la mission di CHAIN ha portato alla redazione di un programma inclusivo che accoglie contributi di diverse aree del sapere umanistico e scientifico, coinvolte nella valorizzazione, gestione e tutela del patrimonio culturale. Le aree disciplinari spaziano quindi dalle arti figurative alle collezioni, dagli studi sul paesaggio ai nuovi media linguistici, dall’etnografia alle comunità partecipative, dalla museologia alle nuove tecniche di valorizzazione, dalla digitalizzazione all’introduzione di nuove strategie sostenibili.

Le tre giornate (https://bit.ly/chain2024programme) sono articolate in sessioni di studio, ognuna delle quali introdotta da una keynote lecture.

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