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Con un atto di indirizzo politico, la giunta comunale ha deliberato l’avvio delle procedure, da concludere entro sei mesi, di rinnovo delle concessioni destinate all’esercizio del commercio su aree pubbliche.

Con queste disposizioni di avvio delle procedure di rinnovo e proroga delle preesistenti concessioni, l’Amministrazione Comunale intende pianificare e razionalizzare il procedimento per l’assegnazione dei posteggi per l’esercizio di attività̀ di commercio su area mercatale e non mercatale, uniformando la durata delle concessioni agli operatori alle più recenti previsioni di legge che hanno previsto l’avvio di un percorso che, nel rispetto delle disposizioni europee, evitino, comunque, pericolose distorsioni economico e sociali ai danni degli operatori del settore.

Qualora il procedimento di rinnovo delle concessioni già esistenti non sia avviato e/o concluso per qualsiasi causa entro il termine di sei mesi dalla entrata in vigore della Legge n. 214/2023, l’atto di indirizzo della giunta Trantino, adottato su proposta degli uffici dell’assessorato alle attività produttive retto da Giuseppe Gelsomino, stabilisce che le concessioni esistenti al 31.12.2020 degli operatori commerciali su aree pubbliche dei mercati, dei posteggi fissi e delle fiere si intendono comunque prorogate fino all’anno 2032, nel rispetto dei termini indicati dall’articolo 181, comma 4-bis Decreto Legge n.34/2020, convertito dalla Legge n.77/2020.

Nel Comune di Catania, infatti, le procedure di rinnovo delle concessioni di commercio su aree pubbliche scadute il 31 dicembre 2020 ancora a oggi non sono ancora concluse e la mancata chiusura dell’iter procedimentale rischia di determinare un grave danno per numerosi piccoli imprenditori che mediante l’attività̀ commerciale svolta nei mercati cittadini e nei posteggi, garantiscono il sostentamento per sé e le proprie famiglie.

Contestualmente, l’Amministrazione Comunale ha dato mandato agli uffici di iniziare la complessa opera di accertamento delle aree ancora libere per assegnarle con bando a evidenza pubblica, in ossequio alla Direttiva Comunitaria cosiddetta Bolkestein che punta a favorire la concorrenza per l’assegnazione degli spazi destinati alle attività commerciali.

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