calciosport

Va in secondo piano il risultato di ieri sera in Veneto della finale di andata di Coppa Italia di serie C, allo stadio Euganeo, tra il Catania di Michele Zeoli ed il Padova di mister Torrente. Nonostante la sconfitta di misura per 2-1 dei rossazzurri con una rete preziosa nella ripresa dell’ex Monaco (un risultato che si può ribaltare sicuramente, come successo con il Rimini nella gara di ritorno), non si può nascondere la delusione per i brutti episodi di guerriglia accaduti nell’intervallo tra primo e secondo tempo e che hanno visto protagonista un gruppo di pseudo supporter etnei (accorsi a Padova in oltre 1800) che ha rotto gli argini del settore ospiti (con la maggior parte dei quali rimasti al proprio posto) andando a cercare il contatto con i sostenitori di casa, storicamente gemellati con i palermitani, obbligando all’intervento le forze dell’ordine. Sono stati momenti difficili, che purtroppo danno una cattiva immagine della tifoseria etnea, oltre che danneggiare la città e la società rossazzurra. Lanci di fumogeni  e situazione comunque riportata alla normalità (si parla di alcuni fermi e di qualche ferito tra le forze dell’ordine) con un secondo tempo, però, giocato in una atmosfera surreale e con un stadio, dopo l’entusiasmo ed i cori dei primi 45′, immerso in uno strano silenzio. Fatti incresciosi, indubbiamente da condannare e che potrebbero portare adesso a gravi conseguenze per la società rossazzurra ed influenzare la gara di ritorno il 2 aprile al “Massimino”. Si attendono ora, con ansia e preoccupazione, le decisioni del Giudice sportivo.

Tafferugli a Padova

In merito alla partita il 2-1 finale è un risultato accettabile per il Catania e che si può ribaltare, come detto, nella gara di ritorno. C’è da dire, però, che nella prima frazione hanno dominato i padroni di casa, con dei tocchi precisi e delle geometrie ben oleate che hanno subito messo in difficoltà un Catania, come al solito, lento nei recuperi e confuso nella costruzione e nella finalizzazione, anche se ieri sera è rientrato il bomber Di Carmine che ha, comunque, provato a rendersi pericoloso.

Padova in vantaggio già al 12’ con Palombi, che innescato da Zamparo colpiva con precisione battendo Furlan, a conclusione di una ripartenza efficace condotta da Radrezza. Ed al 25′ arrivava poi il raddoppio: su corner colpo di testa di Crisetig e Furlan ancora battuto. Padova sempre pericoloso poi con Palombi e Capelli che sfioravano la terza rete, mentre a fine primo tempo Chiricò ci provava all”interno dell’area, ma il portiere di casa bloccava il tiro. Nell’intervallo, come detto, sbigottimento per gli improvvisi ed incresciosi fatti che hanno visto protagonista uno sparuto gruppo di facinorosi rossazzurri e che hanno sicuramente turbato una atmosfera di festa.

Monaco autore del 2-1 – Foto Catania Fc

In avvio di ripresa subentravano Monaco e Welbeck per Curado e Ndoj e subito dopo Peralta per un impalpabile Sturaro, cambi che aumentavano il potenziale offensivo della squadra di mister Zeoli. Padroni di casa che, indubbiamente, calavano il ritmo, sbagliavano facili appoggi e il Catania, invece, acquistava coraggio, palleggiava con più sicurezza nella metà campo offensiva ed al 77’ la partita si riapriva: su angolo battuto da Peralta, colpo di testa sul primo palo di Monaco, uno degli ex della serata e palla in rete. Il Padova subito il gol sfiorava il 3-1 con il nuovo entrato Tordini che impegnava Furlan. Infine nel recupero l’arbitro Perri veniva richiamato alla on field review (prima partita stagionale col Var in Lega Pro) tramutando in cartellino rosso il giallo con cui aveva sanzionato Welbeck per uno brutto intervento a gamba alta su Bortolussi. La gara si chiudeva sul 2-1 e tutto si deciderà quindi il 2 aprile nella gara di ritorno a Catania, mentre il Catania resta in attesa dei provvedimenti del Giudice sportivo per i tafferugli all’Euganeo di quel gruppo di scriteriati pseudo supporter etnei. E potrebbero essere anche pesanti le decisioni del Giudice sportivo nei confronti del Catania che, ricordiamo, già subito dopo i tafferugli, ha ribadito la propria posizione con un comunicato: “Stigmatizziamo il comportamento dei facinorosi protagonisti degli scontri e delle intemperanze allo stadio Euganeo. Condanniamo fermamente e categoricamente ogni forma di violenza, esprimendo piena solidarietà alle forze dell’ordine”. Si è espresso anche il presidente della Lega Pro Marani: “Dispiace che una serata di festa e di correttezza sul campo sia stata rovinata, all’intervallo, dalle intemperanze di alcuni tifosi. Stigmatizziamo fortemente quanto accaduto. Grazie all’intervento delle forze dell’ordine sono stati scongiurati altri scontri”. 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post