MusicaSpettacolo

Quartetto delle grandi occasioni al Monk Jazz Club di Catania nella sede di Palazzo Scammacca del Murgo, in piazza Scammacca 1. Sul palco del jazz club catanese – venerdì 12, alle 21.30, e sabato 13 aprile, sia alle ore 19 che alle 21.30 – suoneranno Pietro Tonolo al sassofono tenore, Ares Tavolazzi al contrabbasso, Dino Rubino al pianoforte e tromba e Mimmo Cafiero alla batteria.

Tonolo e Tavolazzi sono due musicisti che hanno fatto la storia del jazz italiano, che per questi concerti catanesi saranno affiancati da due big siciliani del calibro di Dino Rubino, direttore artistico del Monk, e Mimmo Cafiero.

Sessantaquattro anni, Pietro Tonolo (originario della veneziana Mirano), ha iniziato a suonare jazz professionalmente nel 1976, insieme al fratello Marcello, pianista, abbandonando l’attività già intrapresa come violinista classico. In quel periodo si trasferisce a Milano dove collabora con alcuni tra i migliori jazzisti italiani fra cui Franco D’Andrea, Luigi Bonafede, Gianni Cazzola, Larry Nocella, Massimo Urbani.

Da allora ha suonato sia in tutta Europa sia negli Stati Uniti, sia come leader di propri gruppi che come sideman. Dal 1981 al 1986 ha fatto spesso parte del gruppo di Enrico Rava. Fra il 1982 e il 1987 ha suonato con la Gil Evans Orchestra in un tour europeo e a New York, a fianco di musicisti come Steve Lacy, Lew Soloff, Butch Morris e Ray Anderson. Tra il 1986 e il 1990 ha un intenso sodalizio artistico con la pianista romana Rita Marcotulli. Dal 1999 al 2004 ha fatto parte della Electric Bebop Band di Paul Motian, con la quale ha inciso due album e ha partecipato a quattro tour internazionali. Oltre alle musiche originali dei suoi album, ha composto e arrangiato per la big band Keptorchestra e per il quartetto di sassofoni Arundo Donax.

Il 75enne contrabbassista ferrarese Ares Tavolazzi, dopo un esordio nel pop, nel 1969 ha formato con Ellade Bandini e  Vince Tempera il gruppo The Pleasure Machine. Sciolto il gruppo dal 1973 al 1983 entra negli Area, orfani di Patrick Djivas, entrato nella PFM: insieme a Demetrio Stratos, Patrizio Fariselli, Paolo Tofani e Giulio Capiozzo, registra oltre 10 album e partecipa a numerose manifestazioni anche internazionali. Nel medesimo periodo si avvicina alla musica jazz, frequentando l’ambiente di New York.

Nel 1982 partecipa al tour italiano dell’orchestra di Gil Evans, con Steve Lacy e Pietro Tonolo. Dal 1990 ad oggi collabora in concerti e dischi di numerosi musicisti italiani e stranieri, nell’ambito sia del jazz sia della canzone d’autore e del pop rock (Francesco Guccini, Mina, Eugenio Finardi, Paolo Conte e altri). Ha tenuto seminari sull’improvvisazione in tutta Italia, insegnando anche in varie scuole jazz italiane. Nel 2011 assieme a Paolo Tofani, Patrizio Fariselli e Walter Paoli ha ripreso il percorso degli Area, senza cantante poiché Demetrio Stratos non è mai stato volutamente rimpiazzato. Nel 2017 fonda con il batterista Christian Capiozzo ed il tastierista Leo Caligiuri il gruppo Three Generations che  arriva al disco nel 2021.

Dino Rubino ha iniziato molto presto a suonare. A undici anni si iscrive al  liceo musicale di Catania nel corso di pianoforte, diplomandosi poi in teoria e solfeggio. Nel 1994, a 14 anni, dopo aver assistito a Perugia ad un concerto del trombettista Tom Harrel  ha iniziato lo studio della tromba e del jazz. Nel 1996 e 1997 frequenta i seminari di Siena Jazz tenuti da Paolo Fresu ed Enrico Rava. Nel 1998 vince, come miglior talento emergente del jazz italiano, il prestigioso concorso “Massimo Urbani”. Entra a far parte della “City Brass Orchestra” di Catania, che ha  dato concerti sotto la direzione di Gianni Basso, Pietro Tonolo, Georg Grutz, Bob Mintzer, Maria  Schneider e altri. Nel 2000 viene chiamato da Furio Di Castri per far parte al progetto “Giovani artisti d’Europa”. Nel 2008 entra a far parte del gruppo del gruppo di Francesco Cafiso con cui collabora per 5 anni incidendo 6 dischi. Nel 2010 viene chiamato da Paolo Fresu per entrare a far parte della sua etichetta discografica Tùk Music. Nel 2011 inizia ad insegnare presso il Conservatorio Bellini di Catania. Ha registrato otto dischi.
Il batterista e compositore palermitano Mimmo Cafiero, dopo aver studiato pianoforte al Conservatorio di Palermo fino al 1974, è approdato al jazz nel 1975 come percussionista autodidatta iniziando a suonare al Brass Group Jazz Club di Palermo. Dal 1989 al 1992 ha collaborato con il Teatro Massimo di Palermo per la divulgazione della musica jazz nelle scuole. Durante la sua carriera ha inoltre collaborato, sia come compositore che come esecutore, alla realizzazione di musiche per cinema, teatro, danza e documentari. Nel ’91 è l’ideatore della Open Jazz Orchestra, una grande formazione intorno alla quale roteano quasi tutti i musicisti siciliani, di cui è direttore didattico e docente di batteria jazz, percussioni e musica d’insieme. E’ ideatore e organizzatore di numerose rassegne di jazz che si svolgono in Sicilia.

Questi gli altri appuntamenti invernali e primaverili 2024 del Monk Jazz Club. 19-20 aprile Raquel Kurpershoek (Raquel Kurpershoek voce, Alessandro Crescenzo pianoforte, Danny Rombout percussioni); 26-27 aprile: Mazzarino-Pugliese-Di Leonardo trio (Giovanni Mazzarino pianoforte, Tommaso Pugliese al contrabbasso, Marcello Di Leonardo batteria).

Biglietti per Tonolo-Tavolazzi-Rubino-Cafiero: € 27. Prevendita on line (compresi diritti di prvendta) su https://www.ciaotickets.com/biglietti/pietro-tonolo-4et. Per info e prenotazioni, e acquisto in cassa: email prenotazioni@monkjazzclub.it, telefono/whatsapp 3426476726.

Monk Jazz Club: Palazzo Scammacca del Murgo, piazza Scammacca 1, Catania

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post