La fuoriuscita delle acque da uno dei canali di scolo nella parte della Zona Industriale di Catania è solo l’ultimo caso di una emergenza che la commissione al Patrimonio segnala da tempo. In qualità di presidente di quest’organo ispettivo Salvatore Tomarchio, nel corso di questi ultimi mesi, si è fatto portavoce delle segnalazioni dei colleghi organizzando conferenze dei servizi, tavoli tecnici e sedute itineranti con imprenditori, tecnici, esperti, commercianti e residenti della zona. Appuntamenti che hanno sempre rimarcato la necessità di intervenire immediatamente con un piano di lavoro nel breve, medio e lungo periodo per ridare sicurezza e decoro in un sito vasto quanto una cittadina di medie dimensioni. Il totale disinteresse di tutte le istituzioni preposte è assolutamente allarmante e la chiusura temporanea della zona compresa tra la Quinta e la Quindicesima strada, nei giorni scorsi, non ha fatto altro che causare problemi e disagi alle tante imprese che utilizzano il traffico su gomma per gestire il viavai di materiali e personale. L’opera del sindaco Bianco, ha disposto un immediato intervento per far fronte all’emergenza, è un segnale ben preciso che qualcosa, rispetto al passato, è cambiato. Ciò, però, non può bastare per la zona industriale, anche in vista del rischio incendi che, giorno dopo giorno, si fa più tangibile ed evidente.
“Per difendere gli interessi della zona industriale- e di chi qui ci lavora- servono fatti concreti – sottolinea Salvatore Tomarchio – e non altre chiacchiere e promesse. Già l’anno scorso l’area fu vittima di un vasto rogo che bloccò il flusso veicolare per alcune ore. Palazzo degli Elefanti e L’Irsap devono fare tesoro di queste esperienze ed agire subito per fare in modo che simili casi possano ripetersi ancora nelle prossime settimane”.