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Nuovo debutto il 29 Giugno dell’attore e regista catanese Nicola Costa, con un nuovo ed inedito fotogramma che immortala  il sistema, la condizione politica, i media, la conseguente necessità di rivendicare una dignità stordita ed umiliata. “Stavolta non è solo uno spettacolo, ma una cosa che serve”: con queste parole enigmatiche, insolite ed al tempo stesso teatrali, Nicola Costa presenta Sfracelli d’Italia, titolo che rappresenta una dimensione non solo artistica, ma attuale, sociale, antropologica che riguarda un intero paese, accompagnato da un sottotitolo “L’Italia s’è desta?” che enfatizza il senso di responsabilità che manca e che un po’ tutti dovremmo acquisire.

In scena Antonio Amendolagine, Lucia Barbera, Ornella Benenato, Grazia Cassetti, Maricé Fiorito, Irene Galvagno, Noemi La Cava, Caterina La Rosa, Ernesto Magri, Livio Milazzo, Stefania Nibbi, Alessandra Sapienza, Alessandra Vasta. Assistente alla regia: Conny La Cava. Il debutto di “Sfracelli d’Italia” è fissato per giovedì 29 Giugno con inizio alle ore 20:30 nei locali del nuovo teatro Chaplin di Catania (via Raffineria, 41), con repliche fissate per venerdì 30 e sabato 1 Luglio (sempre alle 20:30) e domenica 2 con inizio alle 18:30.

Il mio teatro non è mai il fine, – spiega Costa – ma il mezzo attraverso cui urlare, denunciare, emozionare, condividere. Il teatro è da sempre politica, ma dovrebbe esserlo in modo apartitico e dunque neutrale, oggettivo. Il mio teatro è un’esigenza”.

Un curriculum di tutto rispetto quello dell’attore e regista catanese, che vanta più di una dozzina testi scritti per il teatro e rappresentati in giro per l’Italia tra teatri, anfiteatri, scuole, istituti penitenziari. Il suo “Sfracelli d’Italia” è un lavoro allestito per il gruppo interpreti del Laboratorio Accademico di Drammatizzazione Permanente del Centro Studi Teatro e Legalità – Accademia D’arte Drammatica di Catania, artisticamente diretta dal 2010 dallo stesso Costa, che ha appena riaperto i termini per le nuove ammissioni (gli interessati possono contattare la segreteria al numero 095.500583 per prenotare il proprio colloquio, oppure scrivere sulla pagina fb www.facebook.com/centrostuditeatroelegalitaaccademia).
Un percorso progettuale, filosofico, artisticamente orientato e che non risparmia pugni allo stomaco ed emozioni forti, che coinvolge lo spettatore per i contenuti trattati e che abbatte letteralmente la quarta parete per effetto di una regia attenta ai dettagli, matura, quasi matematica. Un gruppo di interpreti affiatati e consolidati da altri allestimenti convincenti (come non ricordare i tre sold out dell’ultimo “Ritratto di un’Isola” accompagnati da critiche entusiaste ed unanimi da parte di stampa e pubblico) e dalla grande fiducia riversata e rinnovata verso il loro maestro, direttore, regista, amico.

Penso ad un teatro vero, orientato, contributivo – aggiunge Costa – che sappia dare senza nulla pretendere. L’unico progetto che seguo e di cui mi interessa discutere è quello del lavoro personale e di squadra, all’insegna del sacrificio, della collaborazione, della disciplina, del risultato. Da tutto il resto mi dissocio con naturalezza e senza troppo dispiacere. Ai miei ragazzi chiedo di non recitare, ma di essere. Recitare non serve. Questa cosa lasciamola fare ai politicanti, ai meschini, agli infami. Gli artisti devono saper far altro: devono essere autentici, nudi, credibili. Questo paese, in questo tempo sbandato, ha bisogno di credibilità”.

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