Arte

© Matteo Casilli

Maschi, giovani e soli, molti dei quali hanno compiuto un viaggio estenuante e pericoloso, seguendo rotte che attraversano il deserto del Sahara per arrivare sulle coste libiche o tunisine in attesa di imbarcarsi per l’Italia. Poi l’arrivo a Crotone, tra le prime città d’Italia per rilascio di permessi di soggiorno, dove il fotografo Matteo Casilli ha puntato il suo obiettivo sui loro volti per il progetto “Humans”, una rassegna fotografica dedicata ai migranti richiedenti asilo che hanno trovato riparo a ridosso dei binari della stazione ferroviaria della città, diventata da anni abituale ricovero per chi non trova spazio nelle strutture di accoglienza. Persone costrette a vivere in condizioni degradanti e inaccettabili, ma allo stesso tempo portatrici di una dignità, di una passione, di un orgoglio, di un’identità da raccontare e difendere.
Le foto di “Humans” saranno esibite negli spazi del Social Bar del Quirinetta di Roma dal 12 gennaio. 

#LICHIAMIAMOPERNOME, IL MODELLO DI INTERVENTO

© Matteo Casilli

DI INTERSOS A CROTONE
Crotone, una delle province più povere e con più alto tasso di disoccupazione in Italia, ospita il secondo CARA (Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo) più grande del nostro Paese e una vasta popolazione straniera, composta per larga parte di rifugiati in attesa di asilo, ospitata in diverse strutture su tutto il territorio provinciale. Per questo nel 2014 INTERSOS, organizzazione umanitaria, ha lanciato il progetto Mesoghios (Mediterraneo in greco) che ha visto la realizzazione  nel centro storico del capoluogo ionico di un Ambulatorio dove un medico, un’infermiera, con la collaborazione di alcuni medici volontari e due mediatori interculturali, hanno effettuato in soli due anni oltre 3mila visite mediche. Inoltre è stato avviato uno sportello di supporto psicologico per seguire casi particolarmente complessi e sensibili.  Punto di forza del progetto è stato il coinvolgimento attivo della rete associazionistica locale. Lo stesso modello di intervento sarà applicato in un nuovo progetto di accoglienza e assistenza psico-socio-sanitaria alla popolazione migrante interamente finanziato grazie al FAMI (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione dell’Unione Europea gestito dal Ministero dell’Interno) e che vede come capofila l’Azienda Sanitaria Provincia dei Crotone.

Con l’avvio del nuovo progetto FAMI, si compie l’obiettivo principale del progetto che INTERSOS aveva lanciato 3 anni fa arrivando a Crotonedichiara il responsabile migrazione di INTERSOS Cesare Fermiquello di dare continuità al nostro intervento, inserendo le buone prassi sviluppate da INTERSOS in collaborazione con la rete dell’associazionismo, nel sistema della sanità pubblica provinciale e regionale. Particolarmente significativa è la rilevanza data dal progetto al tema del disagio psicologico e della malattia mentale. In questi anni abbiamo, infatti, constatato come il supporto psicologico sia una componente fondamentale dell’assistenza sanitaria nei confronti di persone che hanno spesso subito traumi e violenze difficili da superare e che hanno dovuto abbandonare i propri paesi di origine, le proprie case e le proprie famiglie”.

INTERSOS (www.intersos.org)
INTERSOS è un’organizzazione umanitaria italiana, che opera in tutto il mondo a favore delle popolazioni in pericolo, vittime di calamità naturali, conflitti armati e fenomeni di esclusione estrema. Con i propri operatori umanitari, INTERSOS porta soccorso nell’emergenza alle popolazioni civili, con particolare attenzione ai gruppi meno protetti (donne e bambini). Fornisce alimenti e generi di prima necessità, soddisfa esigenze fondamentali come il diritto all’educazione e alla salute. Attualmente INTERSOS è attiva con oltre 100 progetti in 19 Paesi, e con 1500 operatori impegnati sul campo.

MATTEO CASILLI (www.matteocasilli.com)
Nasce a Roma nel 1983. Dopo aver conseguito la Laurea in Lettere e Filosofia, si diploma nel 2009 presso la “Scuola Romana di Fotografia”. La sua ricerca fotografica è incentrata sul ritratto e sullo studio della psicologia umana che tanto lo affascina.  Tra le sue maggiori collaborazioni fotografiche spiccano quelle con Oliviero Toscani, nella realizzazione del libro “Firenze Santo Spirito” e con Terry Richardson a New York. Ha esposto in numerose mostre collettive, nazionali ed internazionali. Attualmente vive e lavora tra Roma e New York.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post