Dolce, salato, inebriatoRubriche

Continua il viaggio alla scoperta della creatività nel mondo dei drink capace di travalicare qualsiasi confine geografico, mentale e tematico. Drink ispirati a un amore, a una emozione, ma anche a un oggetto, ai luoghi del cuore e a un film amato.

Abbiamo chiesto ad alcuni dei migliori barman e barlady di individuare un proprio, personale, film del cuore dal quale prendere spunto per realizzare una “bevanda” del tutto originale.

NOME DRINK: TESORO E MIRACOLI
(ispirato al film ‘Operazione San Gennaro‘, di Dino Risi, 1966)
BARTENDER: Lucio D’Orsi, general manager del Majestic Palace Hotel di Sorrento e, al suo interno, bar manager del Dry Martini e restaurant manager del Don Geppi Restaurant

INGREDIENTI:
4 cl Maker’s Mark bourbon
2 cl Liquore Strega al caffè Kimbo
3 cl liquore al cioccolato
3 cl caffè espresso
1 cl sciroppo di vaniglia
3 drops Droplets by Javier de las Muelas Green Cardamom

Bicchiere: Coppa Martini
Garnish: chicchi di caffè ricoperti di cioccolato dorato

PREPARAZIONE:
Con la tecnica dello shake and double strain, dopo aver preparato e lasciato raffreddare un buon espresso napoletano, versare tutti gli ingredienti in uno shaker, aggiungere del ghiaccio e agitare energicamente. Versare in una doppia coppa Martini, dopo averlo filtrato, utilizzando un colino a maglia stretta. Decorare con i chicchi di caffè ricoperti di cioccolato dorato.

Lucio D’Orsi

ISPIRAZIONE:
Da sempre crocevia di culture ed espressione massima della dicotomia tra sacro e profano, la città di Napoli è per Lucio D’Orsi una delle più affascinanti al mondo. I suoi misteri e il suo famosissimo Tesoro di San Gennaro sono stati fonte d’ispirazione per il drink, anche attraverso il ricordo di un film visto da bambino, ‘Operazione San Gennaro’.

L’incontro tra due americani, Jack e Maggy, che nel drink sono rappresentati dal bourbon Maker’s Mark, distribuito in Italia da Stock Spirits, e una banda di onesti, attempati e improvvisati ladri – la miscela di caffè e il Liquore Strega al caffè – che tentano di rubare il famoso tesoro, cioè i chicchi dorati di caffè. Quest’incontro si trasforma in uno spaccato di un’epoca in cui l’influenza americana si ‘fondeva’ con la nostra millenaria cultura e da qui l’unione del bourbon con il caffè, spirito forte e amaro dei napoletani, e con il cioccolato e la vaniglia, che rappresentano la loro dolcezza e tenacia.

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