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Momenti di panico e tensione altissima stamattina in via Furnari, a Catania. Circa venti famiglie infatti che abitano al civico 31 di via Furnari, nel quartiere Borgo, sono state svegliate dalle sirene di Carabinieri e Vigili urbani per un nuovo tentativo di sgombero a distanza di un anno e mezzo circa dal precedente. La Polizia è entrata nell’edificio (un palazzo privato, non occupato abusivamente, ma in condizioni fatiscentifati)  alle 7.30 del mattino, dopo che i tecnici avevano tagliato luce e acqua. All’arrivo degli agenti alcuni abitanti hanno minacciato di gettarsi dal balcone ed anche se l’allarme è rientrato sono arrivate sul posto – dal lato dello stabile su via Canfora – ambulanze e Vigili del Fuoco, in considerazione che tra gli abitanti ci sono anche minorenni e neonati.

Il palazzo sarebbe pericolante fin dal momento della sua costruzione, ecco perchè il sindaco Enzo Bianco ha firmato l’ordinanza di sgombero, reiterata tre mesi fa. E’ una vicenda, quella dell’immobile di via Furnari, che dura da quasi due anni anche a suon di ricorsi al Tar.

“Si tratta di case abitate da operai e casalinghe – commentano animatamente alcuni degli inquilini del civico 31 di via Furnari – inquilini che pagano un affitto regolare da oltre 20 anni, ma adesso dicono che dobbiamo andarcene di punto in bianco, senza sapere dove potremmo portare le nostre cose ed i nostri cari.  Abbiamo già chiesto al Comune di trovare una soluzione, di darci  alloggi alternativi, dignitosi, compatibili con le condizioni delle famiglie, e soprattutto che possano rappresentare una soluzione abitativa a lungo termine. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta e siamo pronti alla guerra, da qui non ci sposteremo”.

A tal proposito il Comitato di lotta per la casa “CasaXtutti” ha sottolineato che “Come per l’occupazione della palazzina di via Calatabiano, ci troviamo di fronte ad un’amministrazione silente che pare non aver nessuna intenzione di ascoltare la voce dei propri cittadini. A Catania le richieste di sfratto sono più di 3000 all’anno e la lista degli assegnatari ad alloggi popolari supera i 6000 nuclei. Come si può restare indifferenti di fronte a ciò? Quale livello di disperazione si dovrà raggiungere affinchè il sindaco e gli assessori competenti si interessino all’emergenza abitativa? Come comitato di lotta per la casa faremo il possibile per sostenere le famiglie di via Furnari e continuare a richiedere un tavolo tecnico sull’emergenza abitativa in cui si parli concretamente di alloggi, di recupero di immobili abbandonati e moratoria sugli sfratti”.

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