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Dall’1 al 15 marzo alla Galleria Verticalista di Catania, in via Suor Maria Mazzarello 12, mostra d’arte “Verticalismo e Tel Quel a confronto”.

Ecco una nota di Don Antonio Corsaro.

“L’ici et maintenant, oggi per me, è Tel Quel. E legato a Tel quel il Verticalismo. L’uno e l’altro lo sono per la semplice ragione che questi due movimenti coinvolgono la situazione intera della società contemporanea e rappresentano l’unica via ermeneutica che ci permette di capire anche le forme tradizionali. Tel Quel, infatti, per dirla con Sollers, “muove nella sua duplice produzione di testi di finzione e di teoria, da quella sostanziale messa in discussione del sapere che ha i suoi fautori in Nietzsche, Marx, Freud, a nominare solo questi, in quanto riaprono nel discorso filosofico ciò che vi resta preso e rimosso a partire dai Presocratici, in un radicale rovesciamento dell’idealismo metafisico, assoluto capovolgimento della ‘coscienza di sé e della ‘conoscenza’ che eccede lo stesso discorso filosofico a partire dalla critica dell’ideologia e dalla scoperta dell’inconscio”.

L’avere cominciato a smontare i testi e a valutarne il linguaggio dice già come non si possa stabilire alcuna comunicazione autentica né pensare a un nuovo modo di far pratica nel tempo in cui si opera se non si conoscono rettamente i termini del mondo parlato. Inoltre il posto che occupa il corpo in questo mondo parlato doveva necessariamente portare alla lacerazione metafisica, alla violenza del sensibile, alla jouissance erotica, contro il “doppio” della natura mascherato di menzogna.

D’altra parte il Verticalismo, con il suo progetto di proiezione mentale e di valutazione del campo del possibile e del necessario, allarga il dominio telquelista e investe oltreché la scrittura i quadri del pittore, i volumi plastici, il pentagramma musicale, la biologia e la genetica. Tel Quel è verticalista per un parametro del sapere e per il discorso logocentrico, ma si lascia dietro la vera “scienza” e il vero rapporto tra l’arte e la scienza. E’ importante identificare nella logica della parola la pratica letteraria, ma tutto il mondo che esiste al di fuori della logica della parola può solo il Verticalismo comprenderlo e enunciarlo”.

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