Intervista con...

Svolta all’Aeroporto di Catania con la nomina, come Amministratore delegato Sac S.p.A., di Nico Torrisi? Ne abbiamo parlato con il presidente di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen cercando di capire anche quali saranno le situazioni, le problematiche, che il neo A.d. si troverà ad affrontare.

“La stabilizzazione dell’aeroporto di Catania – sottolinea il presidente Agencon la nomina di Nico Torrisi e con il riconoscimento delle sue qualifiche -su cui noi non abbiamo mai avuto dubbi- credo che segni un passaggio epocale nella gestione della struttura catanese. Debbo dare atto alla politica ed al Governatore Rosario Crocetta – con il quale non sono mancati momenti di tensione – in quanto è stata fatta una scelta intelligente, un piccolo passo indietro della politica ed un riconoscimento di quello che era un nome segnalato dalla gran parte delle organizzazioni e riconosciuto anche da parte di chi non lo aveva inizialmente accettato”.

Il presidente Confcommercio Sicilia, Pietro Agen

Il presidente Confcommercio Sicilia, Pietro Agen

Il nuovo A.d. di Sac S.p.A. ha quindi le carte in regola, secondo lei, per cambiare le cose all’aeroporto di Fontanarossa?

“Nico Torrisi è una persona preparata, fredda quanto occorre, in quanto ci vuole una persona fredda per affrontare i tanti problemi dell’aeroporto etneo. Dovrà dimostrare lungimiranza e saggezza, quella del buon padre di famiglia e soprattutto gestire la fase di privatizzazione e noi siamo convinti che la struttura debba essere privatizzata, ma non come si stava facendo prima e lo aspettano quindi uno o due anni di lavoro intensissimo, ma credo che esistano tutte le condizioni per un vero e proprio “decollo” dell’aeroporto di Catania”.

L'Amministratore delegato Sac S.p.A., Nico Torrisi

L’Amministratore delegato Sac S.p.A., Nico Torrisi

Come dovrà diventare l’aeroporto di Catania e quali gli interventi più eclatanti e da fare subito…

“Lo scalo etneo dovrà diventare efficiente dando precedenza alle cose più eclatanti, ovvero la realizzazione dei lavori necessari per rendere operativa la vecchia aerostazione “Morandi”, si dovrà poi superare la follia di “Norma” dove si sono sprecati milioni di euro per nulla, mentre non si sono fatti i lavori nella “Morandi” per cui il crono-programma prevedeva che diventasse operativa entro il 2017 e bisognerà recuperare il tempo perduto. Occorrerà poi concludere l’opera sui parcheggi che dovevano essere inaugurati nel 2014 ed a Ottobre 2016 invece ci sono ancora i lavori in corso. Anche qui bisognerà correre per recuperare il tempo perduto dato che i parcheggi rappresentano un’entrata fondamentale per l’aeroporto. Ci sarà da rivedere tutto il sistema delle sub concessioni che hanno dato luogo ad un contenzioso infinito. Non ho mai visto un aeroporto con tanti contenziosi interni come quello di Catania ed evidentemente c’è qualcosa che non va nel sistema delle gare, delle assegnazioni, sui mancati controlli ecc.”.

Cosa non si dovrà fare, invece, per impedire il “decollo” dell’aeroporto di Catania?

“Quello che non occorre fare è dietrologia, infatti se ci sono cose che non vanno dovrà occuparsene la magistratura. Personalmente credo che Torrisi e la sua squadra debbano pensare al da farsi e non a quello che non è stato fatto, altrimenti si andrebbe a cadere in un errore clamoroso. Bisognerà poi anche rivedere tutte le funzioni del personale, sempre guardando avanti. C’è davvero l’imbarazzo della scelta e soprattutto – l’ho anche detto al presidente Crocetta – non voglio più sentir dire che questo aeroporto negli ultimi anni è stato ben gestito perché sulla storia del passato sono anche disposto a stendere un velo purché non mi si dica più che è stato gestito bene. Chi opera all’interno sa benissimo che Nico Torrisi ha tantissimo da fare, ma ripeto, ha le qualità, la serietà e la professionalità per far bene”.

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