In attuazione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in tema di responsabilità amministrativa degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato (D.Lgs. 231/2001) emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, i finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito degli sviluppi dell’operazione “Bloody Money”, hanno dato corso al provvedimento di commissariamento giudiziale delle due aziende coinvolte nelle indagini: la società “Diaverum Italia Srl”, con sede in Assago (MI) e la società “Le Ciminiere Srl”, con sede in Catania.
L’ordinanza di commissariamento scaturisce dalle ulteriori attività istruttorie eseguite dal G.I.P. del Tribunale di Catania successivamente all’applicazione delle misure di custodia cautelare personale emesse nei confronti di 3 imprenditori, 2 dirigenti medici e 1 infermiere coinvolti in episodi corruttivi continuati correlati allo sviamento di pazienti dialitici dalle strutture pubbliche a quelle private.
A seguito degli interrogatori di garanzia degli amministratori delle società private coinvolte nel “business” e finalizzati all’individuazione della misura cautelare più idonea a scongiurare la reiterazione delle azioni criminose emerse, il G.I.P., valutati gli elementi forniti dalla difesa e considerati gli esiti delle ulteriori acquisizioni disposte da questa Procura, ha ritenuto confermato il grave quadro indiziario descritto nella prima ordinanza cautelare e disposto, pertanto, il commissariamento giudiziale dei due enti per la durata di un anno.
In particolare, per “Le Ciminiere Srl” è stata prevista la nomina di un commissario giudiziale che si occuperà direttamente della gestione ordinaria della società mentre per la “Diaverum Srl” il commissario affiancherà l’amministratore delegato per assicurare un effettivo rinnovamento gestionale che dia discontinuità al circuito corruttivo che ha proliferato a lungo.