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Il “francesista” catanese Marco Longo, da alcuni anni assente dalle scene ed Emanuela Gutkowski sono gli autori della gradevole pièce in due atti “Cena in Famiglia”, ispirata al celebre autore francese del Novecento, Jean Anouilh, considerato il “Pirandello d’Oltralpe” e messa in scena alla Sala Magma di via Adua 3, a Catania, all’interno della stagione di prosa 2016-2017.

Lo spettacolo, in circa 90 minuti, con l’agile regia dello stesso autore, che conferma così la propria vocazione per temi e ambientazioni parigine, con la scena di Anna Corrao e Gaetano Pulvirenti, si avvale dell’apprezzabile interpretazione di una compagnia di giovanissimi allievi formatisi in vari laboratori teatrali, diretti da Marco Longo, al Liceo “Spedalieri” di Catania e che sul palco ed in sala hanno saputo convincere ed interessare il pubblico presente.

Una scena dello spettacolo (Ph. Salvo Nicotra)

La pièce richiama una certa drammaturgia pirandelliana e sottolineando “lo strano piacere di dar vita alle proprie menzogne”, parla di maschere, di teatro nel teatro, di una vita che prende le forme delle maschere che ognuno dei personaggi indossa, tra l’essere e l’apparire. La storia, in modo originale, intrigante, tra il noir, il rosa ed il grottesco, propone allo spettatore una messa in scena nella messa in scena, prima alla ricerca della felicità e poi nella spiegazione di quanto organizzato per sfuggire alla propria vita, per prendere in giro il mondo borghese, così vacuo, illusorio, in cui magari si crede di aver raggiunto i propri obiettivi.

Al centro della vicenda troviamo il malessere di Georges, un giovane perdigiorno, spinto dalle interessate insistenze dei genitori a sposare la figlia del re dell’acciaio, che, però, non ama e tradisce abitualmente, soprattutto con Barbara, la  moglie di Robert, un amico di lunga data, a sua volta compiacente per convenienza. Le cose poi  precipitano all’apparire di una ragazza “provinciale”, tanto innamorata di Georges e illusa, catapultata dai fatti nel bel mezzo di sinistri, intricati e fantasiosi preparativi per una “cena di famiglia”, attorno alla quale si costruisce l’intero spettacolo e che da il via alla finzione, all’apparire, fino allo svelamento ed al materializzarsi della realtà.

Il gruppo di “Cena in famiglia” alla Sala Magma

Come detto, lavoro apprezzabile, ben diretto e con un numeroso cast che ha convinto e meritato gli applausi finali del pubblico. Sulla scena hanno convinto in primis Andrea Puglisi (il fantasioso e confuso protagonista Georges), Valeria Spampinato (l’ingenua innamorata Isabelle), Simone Conte e Dora Anastasi (i due attori chiamati ad interpretare i genitori di Georges), Andrea Isaia e Riccardo Trapani (Emile ed Hector, gli incaricati per la cena e finti domestici). Hanno completato poi il cast e confezionato dei personaggi deliziosi Federico Vilardo (il buffo proprietario della casa), Carmelo Micalizzi (il maggiordomo e dottore), Carolina Pulvirenti e Lorenzo Commis (Barbara, l’amante-amica di Georges ed il cinico marito Robert), Mario Libertini e Gloria Basile (i genitori di Georges).

I costumi sono stati curati da Gloria Basile ed hanno collaborato alla riuscita dello spettacolo anche Grazia Ercolano, Federica Marino e Salvo Nicotra.

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