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Martedì 10 gennaio, alle ore 17.30 nella chiesa parrocchiale Santi Angeli Custodi il parroco padre Duilio Melissa presiederà la solenne concelebrazione della s. messa in suffragio di mons. Santo D’Arrigo, suo compianto predecessore di venerata memoria.

Sono trascorsi 8 anni dalla morte del leggendario decano del clero catanese, mons Santo D’Arrigo, avvenuta all’età di 94 anni a Monterosso Etneo (frazione di Aci Sant’Antonio) nel Villaggio “San Giuseppe”, da lui fondato e diretto per la cura dei fratelli diversamente abili fisici e psichici, soprattutto ragazzi giovani, dopo una lunga infermità sopportata con cristiana testimonianza di amore a Cristo e alla Chiesa.

Padre Santo, così fu chiamato da tutto il popolo del grande quartiere dell’Angelo Custode e di San Cristoforo l’amatissimo parroco dei Santi Angeli Custodi, era nato a Catania il 25 ottobre 1914 nel cuore del quartiere Civita, dal momento che il padre era pescatore della Marina della Civita. Entrato ragazzo nel seminario arcivescovile dei Chierici fu ordinato sacerdote il 10 luglio 1938  dall’arcivescovo mons. Carmelo Patanè nella chiesa monastica “San Benedetto” delle monache benedettine dell’Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento.

Licenziatosi “in jure canonico” presso la Pontificia Università Gregoriana e “in utroque jure” presso la Pontificia Università Lateranense, mons. D’Arrigo divenne curato e poi parroco per oltre 50 anni  dei Santi Angeli Custodi a Catania dal 7 ottobre 1943 al 14 luglio 1997, dopo essere stato direttore della Casa del Clero in Santa Maria degli Ammalati e rettore della chiesa eucaristica cittadina intitolata a Sant’Euplio. Subito dopo il bombardamento aereo dell’8 luglio 1943, salvò dalle macerie il Santissimo Sacramento e il simulacro processionale del santo martire e compatrono di Catania.

Era già parroco da diversi anni, allorché padre D’Arrigo, nel 1964, fondò l’Istituto catechistico dell’Annunciazione di Maria, costituito da consacrati che iniziarono a dedicarsi alle opere sociali da lui fondate: la “Città dei Ragazzi” in via Gramignani e il “Villaggio San Giuseppe”.

In realtà la Città dei Ragazzi fu originariamente fondata, con atto 28 dicembre 1949, dal sac. Giuseppe Serrano ed ebbe la prima sede provvisoria presso l’Ospedale “Garibaldi”. Frattanto Padre D’Arrigo denominato “l’elemosiniere della Provvidenza”, aveva cominciato a raccogliere, quando la guerra si era conclusa in Sicilia, tanti bambini rimasti orfani nel popoloso rione marinaro dell’Angelo Custode. Il 2 febbraio 1948 egli, con fondi raccolti tra privati ed enti, inaugurò un istituto costruito su un terreno acquistato il 3 giugno 1947; vi accolse un primo gruppetto di bambini bisognosi della Parrocchia.

Mons. D’Arrigo per i suoi meriti di pastore, di studioso e di educatore, fu nominato Cappellano di Sua Santità, Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro. Scrittore eclettico, fu autore di diverse opere dedicate ai sacramenti e alla Madonna. Ma divenne popolarissimo come autore dell’opera in 2 volumi su Sant’Agata, una vera e propria “Summa Agatina”.

Uomo di Dio,“prete all’antica” aveva sempre sulle labbra la frase emblematica “W Gesù”. Energico, attivissimo e dal grande cuore, era instancabile nell’occuparsi degli ultimi, nel procurare posti di lavoro, nel confortare i derelitti, nel  predicare, nel confessare, nel catechizzare, nel fare del bene con spirito missionario, coniugando la più genuina carità cristiana con l’intelligenza e la sapienza del cuore. La sua febbrile attività apostolica fu rallentata, negli ultimi anni, solo da una penosa infermità causata da un grave ictus.

La mattina di lunedì 12 gennaio, nella basilica Cattedrale, l’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina , che tanto affetto ha avuto nei suoi confronti, presiedette la concelebrazione della santa messa della esequie, alla quale parteciparono in massa  il clero catanese e il popolo degli Angeli Custodi che ha nutrito sempre verso padre Santo una sconfinata venerazione filiale .

1 commento

  1. Con immenso rammarico apprendo adesso della sua morte… come ex sindaco della città dei ragazzi del 1955/62 mi sento con estremo affetto di scrivere un pensiero in sua memoria in ricordo dei bei momenti trascorsi insieme al Collegio “CITTA DEI RAGAZZI” ..

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