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La Olbia- Tortolì va a Greipel e con la vittoria il tedesco conquista anche il simbolo del primato. Sul lunghissimo vialone finale battuto il gruppo che aveva perso qualche pezzo.

Ci si aspettava di più dalla tappa vallonata e molto lunga. In una bellissima giornata, in mezzo a stupendi paesaggi selvaggi, c’era il terreno per attaccare e così è stato. Chi ci ha provato però non ha trovato la forza per creare grossi divari sempre fastidiosi su un gruppo a lungo sonnecchiante. In ogni caso la faticaccia è servita a Teklehaimanot per conquistare l’agognata maglia azzurra di leader del gran premio della montagna. Primato inseguito caparbiamente per due giorni corsi interamente allo scoperto ed agguantato negli ultimi cento metri della salita di Genna Silana, quando il gruppo aveva ormai messo il sale sulla coda del terzetto rimasto al comando. L’eritreo, buon per lui, aveva ancora qualcosa in saccoccia ed è riuscito a trasformarlo nel guizzo necessario per centrare l’obiettivo.

Nella successiva lunghissima discesa, bello spettacolo televisivo offerto dalla Bahrain schierata in parata d’assalto in testa alla lunghissima fila. Alla fatta dei conti venti chilometri di stress più per me che per il gruppo.
Alla fine della discesa gli uomini delle squadre dei velocisti prendono il comando della situazione, fra questi sono gli Orica a farlo con più incisività. Il finale riserva qualche sorpresa, Ewan che aveva scelto la ruota giusta di Greipel è il primo a lanciare lo sprint, all’australiano risponde subito Gaviria. Mentre un problema meccanico blocca Ewan, Greipel che ha atteso qualche attimo prima di partire rinviene a doppia velocità e mette tutti d’accordo. Secondo un po’ a sorpresa Ferrari, terzo Stuyven non proprio un velocista, quarto Gaviria che si è un po’ spento nel finale, quinto Sbaragli spesso presente quando le volate sono al termine di una lunga fatica. Grazie agli abbuoni Greipel conquista anche la maglia rosa ai danni di un Postelberger che comunque ha onorato il simbolo con una condotta di gara autorevole.

La terza tappa, da Tortolì a Cagliari di 141 km, conclude il week end sardo. Difficoltà altimetriche quasi zero, attenzione al vento previsto nel finale trasverso alla marcia dei corridori e di una certa intensità.
Difficile prevedere un epilogo diverso da una volata, nella quale Greipel dovrebbe ridire la sua e riuscire nell’intento di difendere la maglia.

Turi Barbagallo

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