Affari e Finanza

 Le imprese siciliane sono le meno puntuali d’Italia nei pagamenti commerciali. Solamente il 19,5% delle imprese locali infatti, dati aggiornati a fine marzo 2017, ha saldato puntualmente i propri fornitori. Puntuale dunque solo una impresa su cinque. Un risultato, quello siciliano, inferiore sia alla media dell’area Sud e Isole (pari al 23,2%) sia nettamente alla media nazionale, lontana quindici punti percentuali (35,6%).

Le imprese della provincia di Catania, dati aggiornati a fine marzo 2017, si posizionano al quarto posto in Sicilia e 102esime in Italia in tema di puntualità nei pagamenti commerciali. Il 20,3% infatti ha saldato puntualmente le fatture, mentre il 59,5% ha regolato i conti con un ritardo fino a 30 giorni dai termini concordati e il 20,2% oltre i 30 giorni. Una performance migliore della media regionale (19,5% di pagamenti puntuali) ma nettamente inferiore di quella nazionale (35,6%). Inoltre i ritardi gravi sono passati dal 10,6% del 2010 all’attuale 20,2%. È quanto emerge dallo Studio Pagamenti realizzato da CRIBIS, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese siciliane nel primo trimestre 2017.

Entrando nel dettaglio delle singole province, le imprese di Ragusa sono le più puntuali della Regione con una percentuale di pagamenti virtuosi pari al 21,9%. Seguono Trapani (20,7%), Caltanissetta (20,6%),Catania (20,3%), Agrigento (19,1%), Palermo (18,9%), Enna (18,7%), Siracusa (18,1%) e Messina (17,9%).

Altre cattive notizie arrivano dai ritardi gravi, le fatture saldate oltre 30 giorni dopo i termini pattuiti, uno dei principali indicatori dello stato di salute delle imprese: ben il 21,7% dei pagamenti sono arrivati con grave ritardo. Peggio a livello nazionale ha fatto solo la Campania (22% di pagamenti oltre il mese), contro il 12% della media nazionale. Tuttavia, il trend più recente invita a ben sperare per il futuro, dal momento che in un solo anno i pagamenti puntuali sono cresciuti del 4,3% e i ritardi gravi sono scesi 13,5%.

A diffondere i dati è lo Studio Pagamenti, aggiornato a fine marzo 2017, realizzato da CRIBIS, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha studiato i comportamenti di pagamento di 342.850 imprese siciliane. Una situazione, quella dei pagamenti, che continua a scontare le difficoltà e le insicurezze degli anni di crisi, ma che nell’ultimo periodo sembra dare dei piccoli segnali positivi. Certamente, se si guarda al confronto con la situazione del 2010, lo scenario attuale presenta molte ombre: i pagamenti alla scadenza sono diminuiti del 31,1%, mentre i ritardi oltre il mese segnano addirittura un +106,7%.

 Trend pagamenti in Puglia Q1 2017


 
“Le imprese siciliane, come evidenziano i nostri dati, sono le meno puntuali d’Italia nel saldo delle fatture nei confronti dei fornitori a causa delle difficoltà a smaltire gli effetti di una congiuntura economica che è stata negativa per molti anni. Inoltre un’impresa su cinque paga con grave ritardo, due dati che rendo le imprese siciliane poco affidabili. Tuttavia nell’ultimo anno ci sono stati segnali che fanno presagire un’inversione di rotta, con i pagamenti puntuali che sono cresciuti del 4,3%, i ritardi gravi sono calati del 13,5% – commenta Marco Preti, Amministratore delegato di CRIBIS -. Il calo dei pagamenti oltre il mese di ritardo va sicuramente interpretato come un indicatore del miglioramento dello stato di salute delle imprese siciliane. Anche i fallimenti, altro importante indicatore, mostrano infatti ormai da un paio d’anni una costante riduzione.  Le stesse aziende però mettono in evidenza che in questi anni hanno dovuto fronteggiare una situazione difficile, caratterizzata da una riduzione del giro d’affari e una crescita dei ritardi nei pagamenti e degli insoluti. Tutto ciò è quindi la dimostrazione di come la gestione del credito commerciale sia diventata un fattore centrale della vita aziendale, insieme alla qualità dei prodotti e alle strategie commerciali. Come CRIBIS, siamo un osservatorio privilegiato, essendo il partner delle aziende leader dei diversi settori e di oltre 15000 PMI italiane e perciò possiamo affermare che le aziende che hanno ottenuto le migliori performance sono quelle che hanno utilizzato la gestione del credito come uno dei parametri di segmentazione della clientela, in sinergia con le esigenze e gli obiettivi commerciali. La puntualità dei pagamenti è quindi diventata uno degli elementi chiave per ottimizzare i flussi di cassa e individuare i clienti da fidelizzare e su cui investire.

Chi gestisce bene il credito commerciale, non solo incassa meglio, ha una migliore gestione del working capital e riduce l’indebitamento a breve, ma diventa a sua volta più virtuoso verso i propri fornitori, distribuendo quindi risorse liquide all’interno della propria filiera” – conclude Preti.

Variazione dei pagamenti, Q1 2016 – Q1 2017                                

Entrando nel dettaglio delle singole province, le imprese di Ragusa sono le più puntuali della Regione con una percentuale di pagamenti virtuosi pari al 21,9%. Seguono Trapani (20,7%), Caltanissetta (20,6%), Catania (20,3%), Agrigento (19,1%), Palermo (18,9%), Enna (18,7%), Siracusa (18,1%) e Messina (17,9%)

 Dettaglio province, Q1 2017

Le micro imprese sono le più puntuali, con una percentuale di pagamenti regolari del 20%. Seguono le piccole (17,5%), le medie (13,6%) e le grandi, che sono le meno puntuali con una quota pari all’11,5%. Sul fronte dei ritardi gravi, tuttavia, la classifica si ribalta, con le micro imprese che pagano oltre 30 giorni dopo la scadenza nel 22,3% dei casi, seguite dalle piccole (16,9%), dalle grandi (13,9%), e dalle medie (10,9%).

Abitudini di pagamento, Q1 2017 – Dettaglio dimensione aziendale

 Per quanto riguarda i settori merceologici, i servizi finanziari sono il comparto che gode di maggiore salute, con il 46,9% di pagamenti alla scadenza e il 15,3% di ritardi gravi. Male invece l’edilizia, con il 17,5% di pagamenti virtuosi e il 18% di ritardi gravi.

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