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Dal 23 al 25 Giugno andrà in scena alle ore 21.00 al Teatro Greco  Romano di Catania la commedia Il Dyskolos” di Menandro per il ciclo “Notti d’estate, la commedia all’antica”. Il testo di Menandro, si presenta con una veste diversa grazie all’adattamento e regia di Romano Bernardi. In questa nuova edizione ritroveremo un cast composto da Tuccio Musumeci che trascinerà anche questa volta il pubblico in un delirio di risate, insieme a Miko Magistro, Margherita Mignemi, Debora Bernardi, Salvo Piro, Plinio Milazzo, Maria Rita Sgarlato, Antonio Castro, Enrico Manna. Scene e costumi Giuseppe Andolfo, musiche Mikis Theodorakis.

Menandro (Atene 342 circa – 291 circa a.C.) è il maggior poeta greco della commedia nuova. Appartenente a una ricca famiglia borghese, fu avviato all’arte drammatica dallo zio materno, il poeta Alessi ed educato alla scuola del peripatetico Teofrasto; conobbe anche Epicuro e fece parte del circolo letterario e artistico di Demetrio Falereo. Di costumi raffinati, amante dei piaceri ed estraneo alle vicende politiche, trascorse tutta la sua vita nella città natale, dedito alla sua arte e, secondo Alcifrone, al tenero amore della cortigiana Glicera, rifiutando l’invito di Tolomeo Sotere a trasferirsi in Egitto.

Conosciuto solo per fama e nella rielaborazione dei comici latini, Menandro è venuto alla luce, nel 1957, in una parte della sua produzione originale, attraverso papiri egiziani. Le tre migliaia circa di versi, contenuti in frammenti di varia lunghezza, riguardano una quindicina delle cento e più commedie composte in trent’anni di febbrile attività e solo per poche sono restituite parti che permettono di ricostruirne il contenuto e giudicarne il valore.

L’unica rinvenuta pressoché intatta è appunto il Dyskolos (317 a.C.). Vi si narra la vicenda di Cnemone, vecchio scontroso e misantropo, che, solito cacciare a bastonate chi aspira alla mano della figlia, alla fine si ricrede riguardo alla bontà del prossimo, quando viene salvato, dal pozzo dove era caduto, proprio da Sostrato, un giovane e ricco ateniese innamorato della ragazza.

Nello spettacolo realizzato dal Teatro Stabile di Catania e dal Teatro della Città, l’autore dell’elaborazione si è divertito a mescolare situazioni e personaggi, tanto che, pur rispettando la vicenda raccontata da Menandro, ne è scaturita una commedia del tutto nuova che oltre ad esaltare gli elementi comico-grotteschi del testo originale, offre agli attori materiali e suggerimenti per una diversa interpretazione e al pubblico uno spettacolo nuovo, brillante e pieno di ritmo.

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