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Il mondo dell’Opera dei pupi catanesi, del teatro e della cultura della città etnea si fermerà oggi pomeriggio, alle ore 16, quando nella Chiesa Madre “Maria S.S. della Pace” di Tremestieri Etrneo, in via Marletta, si svolgeranno i funerali di una grande, inimitabile donna, Italia Chiesa Napoli, eroina di mille battaglie, parlatrice determinata e voce di Bradamante e della Signora Tigre di Montalbano, colonna storica del nostro teatro.

Italia Chiesa Napoli, che ricordiamo sempre per la sua determinazione, per le rivendicazioni ed i diritti di tutela – accompagnata sempre dal figlio Fiorenzo -del suo inestimabile patrimonio della Marionettistica Napoli, ci ha lasciati, ha lasciato in punta di piedi, con dolcezza ed in silenzio – come suo costume, lo scorso sabato mattina, ilil 13 Gennaio all’età di 93 anni, dopo una vita meravigliosa, ricca di successi e di soddisfazioni, sempre spallegiata, accompagnata dai figli, dai nipoti e dai tanti estimatori della sua meravigliosa famiglia.

Italia Chiesa Napoli

La ricordiamo ancora in occasione di interviste, di spettacoli, con il suo piglio battagliero, la sua forza trascinante, il suo entusiamo  o per la sua rabbia sempre manifestata, però, con modi gentili, mai aggressiva e fuori dalle righe, caratteristiche di una donna d’altri tempi, forte e coraggiosa.

Pilastro insostituibile della grande tradizione dell’Opera dei Pupi e del teatro catanese era nata a Catania nel Novembre del 1924. Aveva iniziato a fare teatro con la famiglia Chiesa e nel 1945, sposatasi con Natale Napoli, era diventata parte attiva della Marionettista dei Napoli, facendosi apprezzare come “parlatrice”.

Ha dato voce nella sua straordinaria carriera, a dame, eroine, maghe, negromantesse delle storie dei Pupi ed ha partecipato, sin dalla prima edizione (1961) con Domenico Modugno, a tutte le edizioni di “Rinaldo in campo”, commedia musicale di Garinei e Giovannini.

Nel 1978, con il marito Natale Napoli, ricordiamo che era stata premiata ad Amsterdam dai reali di Olanda con il Premio “Praemium Eraxmianun”, massimo riconoscimento internazionale a persone ed istituzioni che per la loro attività arricchivano la cultura europea. Questa la motivazione: “Per la capacità mostrata di adattarsi alle esigenze di un pubblico contemporaneo senza tradire la fedeltà alla tradizione”.

Italia Chiesa Napoli con la Marionettistica F.lli Napoli – Foto di Compagnia

Per la sua intensa e luminosa esperienza di vita, come donna e come artista, come mamma, moglie, nonna e punto di riferimento per tutta la famiglia, a casa ed a teatro, possiamo sicuramente collocarla fra le leggende femminili del teatro catanese al pari di Rosina Anselmi.

Con la sua scomparsa l’opera dei Pupi, il Teatro, perdono un pilastro insostituibile della nostra tradizione e della nostra storia culturale, ma Italia Napoli lascia però, con la sua famiglia e con la Marionettistica – guidata dal figlio Fiorenzo – un messaggio di speranza ed un patrimonio come quello dei suoi amati pupi da tramandare e perpetuare nei tempi.

Arrivederci cara signora Italia, il mondo della cultura, i pupi della Marionettistica, la città più appassionata (quella che “ha memoria”) adesso sono più poveri ma non ti dimenticheranno mai – così come il sottoscritto, che ti ha sempre ammirato ed applaudito – e tu con i tuoi amati pupi ci darai la forza da lassù per proseguire le nostre battaglie quotidiane. Grazie Italia Chiesa Napoli.

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