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Il Teatro Verga di Catania ha ospitato ieri mattina la presentazione della rassegna “Altrove 2018. Visioni di teatro contemporaneo”, una vera e propria programmazione estiva allestita per cinque mesi – da fine Aprile ai primi di Ottobre – dallo “Stabile” di Catania guidato dalla neo direttrice Laura Sicignano.  Alla conferenza stampa erano presenti la vicepresidente dell’ente Lina Scalisi, la direttrice Laura Sicignano e il curatore della rassegna Massimo Tamalio oltre che  artisti che figurano in cartellone, come il regista Francesco Randazzo, gli attori Lucia Sardo, Luigi Tabita, Cosimo Coltraro, Egle Doria, Silvio Laviano, Marcello Montalto, Alessandra Bonaccorsi, Valeria La Bua oltre che i registi Angelo D’Agosta, Nicola Alberto Orofino, Giampaolo Romania e il drammaturgo Mario La Rosa.

“Altrove 2018. Visioni di teatro contemporaneo”, cinque spettacoli itineranti di nuova drammaturgiache avranno come palcoscenico i luoghi storici della città. Apertura di rassegna il 26 – 29 Aprile nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini con “La Rondine” di Guillem Clua, che andrà in scena in prima nazionale con il regista Francesco Randazzo e gli attori Lucia Sardo e Luigi Tabita.

La neo direttrice dello Stabile, Laura Sicignano

“Felice di dare il via a questa rassegna – ha sottolineato la direttrice Laura Sicignanoche vede in scena attori giovani e meno giovani, i primi perché avvicinano i loro coetanei al teatro; i secondi perché consolidano il rapporto di fiducia e amore tra cittadini e teatro. L’idea è quella di dar voce al nostro presente, di portare  il teatro fuori dal teatro,. Prolifico ritengo poi  lo scambio tra cittadini e artisti e la scelta dei luoghi è pensata per creare circuiti di senso”.

Dopo “La rondine” di Guillem Clua, si affronta la tematica del “fine vita” cui è dedicata L’ombra di Euridice” del catanese Mario Giorgio La Rosa (7-10 e 14-17 Giugno – Corte di Castello Ursino). La regia è di Angelo D’Agosta, mentre a Liliana Randi, Filippo Brazzaventre, Eleonora Sicurella, Giovanna Mangiù, Amalia Borsellino, Costanza Paternò e allo stesso regista è affidato il compito di trattare l’esperienza di dover lasciare andare chi si spegne lentamente nella sofferenza di una malattia inesorabile.

Altra messinscena in prima nazionale con Storia di un oblio” di Laurent Mauvignier (19 giugno-1 luglio; Chiesa San Nicolò l’Arena), che affronta una tematica sociale e civile legata agli abusi delle forze di polizia e di sicurezza. Tratto da una storia vera, il racconto volge lo sguardo a quelli che non contano e non hanno voce e che subiscono violenze inaudite e non ascoltati.  La produzione punta su due nomi siciliani di risonanza internazionale: il regista e scrittore Roberto Andò presenterà a Catania uno studio indicativo del work in progress, mentre Vincenzo Pirrotta declinerà – nella traduzione di Yasmina Melaouah – il lungo monologo, scritto in un’unica frase, senza un vero inizio, senza una vera fine, senza punteggiatura, ma con una prosa che in un crescendo di emozioni toccherà sentimenti di pietà e indignazione.

A Settembre (13-16 e 20-23- Corte di Castello Ursino) sarà la volta di Mafia Pride” del ragusano Salvo Giorgio, giornalista e scrittore, oltre che drammaturgo. Sorridere di una piaga atroce  come “Cosa nostra” si può, a patto di ironizzare su certe realtà che si rivelano assurde e grottesche perché tragicamente vere. Lo spettacolo è prodotto dallo Stabile in collaborazione con lo Spazio Naselli di Comiso. La regia è di Giampaolo Romania, sei gli attori in scena: Alice Canzonieri, Carla Cintolo, Leandra Gurrieri, Lella Lombardo, Milena Torrisi e Giuseppina Vivera.

A chiusura di rassegna (27-30 settembre e 4-7 ottobre, Complesso fieristico Le Ciminiere) lo spettacolo “68 punto e basta” che tratta di un compleanno cruciale: i cinquant’anni delle lotte che hanno svegliato la società dai torpori del dopoguerra. Ideato e diretto dal catanese Nicola Alberto Orofino fa riflettere sulle ripercussioni del movimento rivoluzionario sessantottino nella Catania di quegli anni. In scena Roberta Amato, Alessandra Barbagallo, Giorgia Boscarino, Daniele Bruno, Cosimo Coltraro, Egle Doria, Salvo Drago, Valeria La Bua, Silvio Laviano, Marcello Moltalto, Lucia Portale e Luana Toscano.

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