Cronaca

 Tra le varie attività che la cooperativa Proxima di Ragusa mette a disposizione delle ospiti, vittime di tratta, c’è il laboratorio di cucina. Che, al di là della preparazione dei cibi, assolve ad una funzione molto importante.

“Il laboratorio di cucina – spiega il presidente di Proxima, Ivana Tumino – costituisce un momento di unione e condivisione tra le nostre ospiti. Stiamo parlando, intanto, del fatto che rappresenta un essenziale strumento di apprendimento delle tecniche culinarie. E tutto ciò per favorire l’integrazione con le conoscenze gastronomiche del nostro Paese. E poi è uno strumento straordinario di socializzazione che mette nella condizione le nostre ospiti di potere conoscere sempre meglio tutti coloro che si adoperano per la piena riuscita dei progetti che poniamo in essere”.

Tra questi il Fari 2.0 sostenuto dalla presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento Pari opportunità, e con il supporto di vari partner istituzionali.

“Nelle ultime settimane, ad esempio – continua Tumino – con il laboratorio di cucina è stato possibile preparare un’eccellenza tutta italiana come la pizza. E devo dire che l’impegno profuso da tutte le ospiti è stato notevole. Prima per la realizzazione dell’impasto e poi per la farcitura della pizza. Per le nostre ospiti è stato il modo di conoscere e gustare da vicino un piatto che non ha bisogno di presentazioni. Di recente, inoltre, ci siamo sperimentati preparando un piatto tipico nigeriano, lo yam, con una ricetta semplice e molto gustosa. Le nostre ospiti lo hanno realizzato dando vita a una pietanza deliziosa e colorata come l’Africa. Per tutti noi una straordinaria sorpresa e un modo di verificare da vicino quanto l’integrazione tra le culture possa servire per arricchirci e farci crescere ulteriormente”.

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