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Uno studio inglese ha spiegato quanto la disidratazione influisce anche sul cervello, con livelli finora poco conosciuti. Come dimostra la ricerca condotta da Matthew Kempton e Ulrich Ettinger, dell’Istituto di Psichiatria al King’s College di Londra, dopo 90 minuti di sudorazione costante, la riduzione media del cervello, in termini quantitativi, è pari a quella che si registra dopo circa 14 mesi di super stress costante, o in seguito a due mesi e mezzo di morbo di Alzheimer.

E’ quanto riporta In a Bottle (www.inabottle.it) sul tema idratazione e stress.

In pratica, la mancanza di liquidi causa una “contrazione” del cervello, con uno svuotamento che incide non solo sulle dimensioni ma anche sul corretto funzionamento. Lo studio ha dimostrato che fortunatamente la contrazione del tessuto cerebrale è temporanea ma è risultata più evidente nei giovani vestiti pesantemente e che quindi avevano sudato di più.

Quest’ultimi, alle prese poi con un video-gioco, hanno mostrato le stesse capacità di pianificazione e risoluzione di problemi rispetto al gruppo di ragazzi che aveva sudato meno, ma per ottenere i medesimi risultati sono stati costretti a “spremere” molto di più il loro cervello, come dimostrato nero dalla risonanza magnetica, poiché appunto meno idratato.

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