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A Catania cresce l’emergenza abitativa, crescono gli sfratti e aumentano i senza tetto così come le convivenze forzate e le occupazioni per necessità. Il tutto, a corollario di un impoverimento sempre più diffuso. Ma nonostante ciò, i 5 milioni di euro assegnati alla Regione Sicilia per la morosità incolpevole sono rimasti quasi del tutto non spesi e Catania non fa eccezione.
Lo segnalano le sigle del sindacato degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat di Catania che lunedì 11 Marzo alle ore 10, 30 (sede Sunia di via Reclusorio del Lume, 29), indicono una conferenza stampa con i tre segretari Giusi Milazzo, Franco Nicolosi e Giuseppe Camarda.
“A fronte di questo quadro che delinea un mondo sofferente ed emarginato poco o nulla fanno le Istituzioni , quando non intervengono con provvedimenti che fanno a pugni con la solidarietà e con la comprensione di un fenomeno che meriterebbe una grande e partecipata attenzione. Pensiamo all’ordinanza che il Sindaco di Catania ha recentemente riproposto in cui si vieta ai senza tetto di ‘bivaccare’ per le strade del centro e ai provvedimenti del ministro Salvini che prevedono lo sgombro forzato di chi ha trovato riparo  in immobili spesso abbandonati. Tutto ciò senza prevedere alcuna alternativa né un ricovero provvisorio né un piano straordinario per l’abitare sociale”.
Ma secondo i tre segretari, i paradossi non finiscono solo con la mancata spesa dei fondi istituzionali. Resta infatti un enorme patrimonio pubblico dismesso e mancano politiche adeguate per utilizzare il patrimonio abitativo privato non utilizzato.  Il Comune ha nei giorni scorsi comunicato che intende accelerare l’avvio dell’Agenzia sociale per la casa finanziata con i fondi del Pon Metro, ma ancora non si conoscono i tempi per l’avvio definitivo.
Sunia Sicet e Uniat di Catania ritengono che vada riaffermata concretamente l’esigibilità del diritto alla casa e illustreranno dati e proposte nell’incontro fissato per lunedì 11.

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