La compagnia argentina Toia&Callaci ha presentato al Centro Universitario Teatrale dell’Università di Catania, nell’ambito del “Catania Off Fringe Festival”, dal 27 al 30 ottobre, una insolita e complessa operazione, molto curata ed intrigante sotto il punto di vista storico-drammaturgico ed estetico, ovvero il monologo “Le Giovanne (una eresia cosmica)”, testo di Agustina Toia.
La pièce, in circa 60 minuti, vede in scena, per l’attenta e misurata regia di Severo Callaci, l’attrice, regista ed autrice argentina Agustina Toia che, attraverso la recitazione, il trasformismo, il movimento, con un particolare gioco luci e soprattutto con un ampio telo bianco, affronta l’universo femminile e racconta spezzoni di vita di donne (Juana Manso, Juana La Loca, Jean D’Arc, Juana Azurduy, La Papisa Juana, Giovanna Marturano, Juana de Ibarboreau e Sor Juana Inés de la Cruz) che – come si legge nella nota di sala – “combatterono per i loro ideali, vissero il carcere e il convento, andarono in guerra, liberarono i loro popoli e le loro anime, scrissero cose belle, le seppellirono sotto un altro nome, seguirono il loro istinto, morirono in assoluta povertà, ma rimasero impresse sulle banconote dei loro paesi, amavano follemente, si fingevano uomini per sfuggire al loro destino, subirono violenze domestiche, dipendenze e abusi di potere, vennero perseguitate e condannate”.
Lo spettacolo porta in scena quattro Giovanne latinoamericane e quattro Giovanne europee, donne accomunate dallo stesso nome per cancellare i confini e cercare l’unità. Ognuna di loro ha lottato per difendere i propri ideali, ognuna con la sua arma: la piuma, la spada, la parola, la militanza politica, la fede. Attraverso un linguaggio fisico e poetico, con una ammaliante potenza estetica, la protagonista in scena sottolinea le situazioni e gli universi che uniscono le otto Giovanne: la politica, la giustizia, la follia, l’aborto, il travestimento, la maternità, il desiderio, la lotta, il femminismo, la patria, le contraddizioni della storia, la poesia, la pace, la fede, la libertà.
In una scena che ricorda un terrazzo con due corde per stendere i panni, con pochi oggetti tra cui una maschera, accompagnata, vestita, ricoperta, da quell’abito-telo bianco dalle mille funzioni che muta da donna a donna (e diventa pantaloni, manto papale, camicia da notte, abito di suora bandiera, tovaglia, striscione, cavallo, camicia di forza), l’assoluta protagonista, tra luci ed ombre, tra canti, metafore ed allegorie, è la determinata e convincente Agustina Toia che per l’intero spettacolo da corpo e vita a ben otto donne (le Giovanne del titolo), attraverso una sofferta e misurata narrazione, coinvolgendo il pubblico in sala, attraverso soprattutto l’aspetto estetico e contemplativo della pièce. Agustina Toia concede ad ogni Giovanna la sua scena magica ed i passaggi con musica permettono alla protagonista di preparare il vestito per la prossima scena con una donna quindi che cammina sul terrazzo o dentro la casa da sola, attraverso un magico gioco di luci.
Alla fine per il pubblico in sala emozioni e stupore grazie alla convincente interprete e per un lavoro che mostra un fascino delicato, riservando una attenzione rilevante al mondo delle donne. Il monologo della compagnia Toia&Callaci recentemente è stato dichiarato “patrimonio culturale” della provincia di Santa Fe in Argentina ed ha girato il Paese con una notevole accoglienza da parte del pubblico.
Lo spettacolo ricordiamo che ha il sostegno dell’INT (Istituto Nazionale del Teatro Argentino) e del FNA (Fondo Nazionale per le Arti in Argentina). Ha ricevuto il premio IMPULSAR CULTURA 2021 dal Ministero di Cultura Nazionale Argentina Selezionato al Festival FETI 2021 (Buenos Aires) Selezionato al MET 2022 (Scena Teatrale di Madryn) Selezionato alla Festa Provinciale di Santa Fe 2022.
Scheda spettacolo
“Le Giovanne (una eresia cosmica)“
Testo e recitazione Agustina Toia
Regia e messa in scena Severo Callaci
Costumi Laura Perales – Kitty di Bartolo – Rosa Arena
Scenografia e oggetti Lucas Comparetto
Costruzione maschera Cristian Medrano
Fotografia Pane Marucco – Alejandra Boccardo
Voce fuoricampo Neli Ramello
Suono Ernesto Figge
Musica Sol Gabetta
Produzione generale Toia&Callaci
Durata 60 minuti
Centro Universitario Teatrale – Catania – 27, 28, 29 e 30 ottobre 2022 – Catania Off Fringe Festival