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Si aggiunge un nuovo appuntamento alla stagione “Nuovi Incontri d’Arte” promossa dalla Società Catanese Amici della Musica sotto la presidenza e direzione artistica di Anna Rita Fontana. Il concerto, in collaborazione col Maestro Salvatore Daniele Pidone, vedrà esibirsi questa volta il Duo pianistico a 4 mani composto da Aldo De Vero e Giuseppe Campisi (rispettivamente di Napoli e Avola) domenica 4 giugno alle 19, al polo culturale “Giovanni Verga” di S.Agata Li Battiati, in via dello Stadio 19.

Un sodalizio  nato nel 2006  al Procida Festival dell’omonima isola ( fondato nel 2003 da  De Vero) e da lì consolidatosi sul fronte europeo ed intercontinentale, che ha proiettato i pianisti tra il Canada, gli Stati Uniti  e diverse metropoli europee quali Londra, Edimburgo (presso la Società dei musicisti da camera, anche con 2 pianoforti) e la tournèe di Dublino (per l’ambasciata italiana, dedicata ai terremotati di Amatrice) e Irlanda, organizzata dall’organista Charles Marshall.

Entrambi  docenti nelle scuola secondaria ad indirizzo musicale, De Vero e Campisi si sono poi esibiti in Romania con l’orchestra di Stato di Botosani  e in diverse città italiane, quali Padova, Genova, Milano e Cosenza. Torneranno ancora in Sicilia il 18 agosto di quest’anno, per un concerto ad Avola.

Abbracciando da sempre un vasto repertorio dal  classico al contemporaneo, con lo sguardo  rivolto anche ai siciliani  Gianfranco Gioia e Rosario Fronte, nonchè al norvegese Arnt Hakon Anesen che hanno voluto scrivere per  il duo delle prime esecuzioni, i concertisti apriranno la serata all’insegna dell’amenità classica del maestro di Salisburgo, con la  Sonata a quattro mani k.381, composta da Mozart nel 1772 (al rientro  dal secondo viaggio in Italia), con una scrittura resa più corposa da tratti orchestrali ascrivibili alla produzione sinfonica del musicista.

A seguire la suite  Ma Mere l’Oye di Maurice Ravel,  nella versione pianistica originale a quattro mani ( poi ampliata e trascritta per orchestra), pubblicata nel 1910 e costituita da 5 pezzi ispirati ad illustrazioni di un libro di fiabe per l’infanzia: Pavana della Bella addormentata nel bosco, Pollicino ( entrambi tratti dalla raccolta di fiabe Ma mére l’Oye di Charles Perrault) Laideronnette, imperatrice delle pagode, Le conversazioni della Bella e la Bestia e Il giardino fatato.

Tra ascendenze classiche e tratti stilistici francesi da Chabrier a Debussy, che innervano la produzione del musicista Francis Poulenc, ascolteremo poi dal suo repertorio la Sonata per pianoforte a quattro mani composta nel 1918, non esente dalle influenze della Belle Epoque.

Seguirà Dolly op.56, Suite in 6 movimenti per piano a quattro mani di Gabriel Fauré, ispirata a un mondo infantile di  gioie, sogni ed emozioni. Il musicista francese volle dedicarla a Dolly, la “Petite poupée”, soprannome della figlia di Emma Moyse, soprano e animatrice di salotti culturali, con la quale Fauré ebbe una relazione sentimentale. In chiusura la trascrizione di Raffaele Tenaglia dell’Ouverture da L’Italiana in Algeri  di Gioachino Rossini.

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