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E’ stata presentata lo scorso venerdì al “Brancati” di Catania, in via Sabotino 4, la cospicua programmazione 2023/2024 del Teatro della città – Centro di Produzione Teatrale che comprende drammi contemporanei, commedie di situazione, lavori innovativi che strizzano l’occhio alla tradizione oltre a monologhi, workshop, focus sulla drammaturgia siciliana contemporanea. Come ha sottolineato l’anima del Teatro della Città, Orazio Torrisi, si tratta del primo vero cartellone dopo il passaggio traumatico della pandemia e si è voluto dare alla nuova programmazione un titolo, ovvero “Coraggio e passione… si ricomincia da tre” in quanto si affronta una nuova avventura con tanta passione e coraggio e parafrasando il noto film di Massimo Troisi del 1981 ci si impegna in tre cartelloni, muovendosi al Teatro Vitaliano Brancati, al Piccolo Teatro della Città e, da questa stagione, anche al Teatro Comunale di Siracusa (il cui cartellone sarà presentato, con una conferenza stampa dedicata, il 14 luglio nel teatro aretuseo). Oltre ad Orazio Torrisi che, dopo un video riepilogativo degli impegni della scorsa stagione, ha elencato spettacoli e varie iniziative e progetti, sono intervenuti alla presentazione il direttore artistico del “Brancati” Tuccio Musumeci e numerosi protagonisti della varia programmazione quali Miko Magistro, Guia Jelo, Giuseppe Di Pasquale, Mariano Rigillo, Giuseppe Dipasquale, Nicola Alberto Orofino, Cinzia Caminiti, Fiorenzo Napoli ecc.

Musumeci, Magistro, Orofino e Torrisi – Foto Dino Stornello

La 15^ stagione del Teatro Vitaliano Brancati, diretto da Tuccio Musumeci, si aprirà il 2 novembre, con Liolà di Luigi Pirandello, una produzione del Teatro della Città, con la regia del cantattore Mario Incudine e dell’eclettico Moni Ovadia. La commedia in scena fino al 12 novembre vedrà protagonista la Compagnia del Teatro della Città, capitanata per l’occasione proprio da Mario Incudine e con la partecipazione straordinaria del maestro Tuccio Musumeci nei panni di zio Simone. Altra chicca della stagione, dal 15 al 19 novembre, sarà l’ultima regia di Maurizio Scaparro, Il Re muore di Eugène Ionesco, con protagonista Edoardo Siravo e le musiche del premio Oscar Nicola Piovani, Isabel Russinova e Gabriella Casali, Carlo Di Maio, Claudia Portale, Michele Ferlito completano il cast di questo spettacolo. Dal 23 novembre al 3 dicembre I due papi da cui è stato tratto l’omonimo film Netflix, con Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, pièce accolta come ‘un lavoro strepitoso’ al suo debutto al Festival di Borgio Verezzi. Il testo teatrale di Anthony McCarten approda al Teatro Brancati in questa produzione firmata dal regista Giancarlo Nicoletti.

“I due papi” (Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo)

Ancora Sicilia, ma con una drammaturgia contemporanea, quella del testo di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale, Troppu trafficu ppi nenti. Lo spettacolo, diretto da Giuseppe Dipasquale e prodotto dal Teatro della Città, vede protagonisti Ruben Rigillo, Angelo Tosto, Ramona Polizzi, Lucia Portale, Anita Indigeno, Lorenza Denaro, Filippo Brazzaventre, Daniele Bruno, Cosimo Coltraro, Luciano Fioretto, Alex Caramanna, Vincenzo Volo, Valerio Santi, Rosario Valenti, Pietro Casano. Dopo il debutto in estate al Festival delle Ville Vesuviane e le date nell’ambito dei festival estivi di Morgantina e Segesta, sarà nel cartellone del Brancati dal 7 al 17 dicembre. La tematica della violenza di genere è al centro dello spettacolo Taddrarite  di Luana Rondinelli, vincitore come miglior spettacolo e miglior drammaturgia al Roma Fringe Festival. Lo spettacolo, che vede protagoniste Donatella Finocchiaro, Luana Rondinelli, Giovanna Mangiù – nei panni delle tre sorelle che, proprio come pipistrelli, hanno sempre vissuto nell’oscurità violenze e sopraffazioni domestiche –  arriva sul palcoscenico del Brancati dall’11 al 21 gennaio.

La nuova stagione

Dall’11 febbraio 2023 sarà la volta di Una compagnia di pazzi, spettacolo originale che tratta un tema forte della follia con la solita ironia che caratterizza gli spettacoli di Antonio Grosso. Dal 22 febbraio al 3 marzo in scena Black Comedy del commediografo britannico Peter Shaffer. La produzione del Teatro della Città, diretta dal regista Nicasio Anzelmo, vede protagonisti Debora Bernardi, Filippo Brazzaventre, Plinio Milazzo. Dal 14 al 24 marzo ancora drammaturgia internazionale con Arthur Miller e Erano tutti miei figli diretta da Giuseppe Dipasquale, in scena Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Filippo Brazzaventre, Ruben Rigillo, Silvia Siravo, Barbara Gallo. All’interno del Progetto Pirandello la premiata formula Orofino-Magistro-Piccolo propone al Piccolo Teatro della Città, dal 4 al 14 aprile, Questa sera si recita a soggetto.

“Erano tutti miei figli” (Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini)

Dal 24 aprile al 5 maggio Angelo Tosto, Margherita Mignemi, Olivia Spigarelli saranno tra i protagonisti al “Brancati” di Sogno di una notte di mezza sbornia, commedia di Eduardo De Filippo con la regia del grande maestro Armando Pugliese, artista da sempre legato al Teatro della Città. Al centro di “Sogno di una notte di mezza sbornia” c’é il popolare gioco del lotto, dove però qui la scommessa si pone fra la vita e la morte. Fuori abbonamento (dal 19 al 23 dicembre) da segnalare il ritorno, a grande richiesta, di Pipino il Breve dell’indimenticabile Tony Cucchiara con Tuccio Musumeci e poi ancora con l’inossidabile Musumeci Piccolo grande varietà di Marot’s, un viaggio nel tempo in un mondo attraente ed esilarante fatto di paielletes e lustrini, di canzoni e balli, popolato da comici e fantasisti, dai primi del ‘900 sino agli anni ’60.

La 57^ stagione del Piccolo Teatro della Città nella sala di via Ciccaglione dividerà i suoi spettacoli da novembre a maggio 2024 in tre percorsi: autunno, inverno e primavera. Il primo spettacolo l’1 novembre sarà “Manca solo Mozart”, testo e regia di Antonio Grosso, con Marco Simeoli, seguiranno poi “Una notte ad Amsterdam” con il testo e la recitazione di Giovanna Criscuolo, “Sudato amor” di Lina Maria Ugolini, regia di Gianni Salvo e “Guanti bianchi”, ispirato da L’arte spiegata ai Truzzi di P. Guagliumi, scritto da Edoardo Erba, con Paolo Triestino. Altri lavori poi dall’8 febbraio “Di madre in figlia”, testo di Marinella Fiume, regia Gisella Calì con Guia Jelo; un’opera di Valeria Moretti, “Emily Dickinson- Vertigine in altezza”; l’attore Blas Roca Rey sarà protagonista, dal 15 marzo, dello spettacolo “Arrocco siciliano” dal libro di Costanza Di Quattro“ e infine, dall’1 al 3 febbraio, “Maurizio IV” di Edoardo Erba, con la coppia Cosimo Coltraro e Emanuele Puglia.

L’interno del “Piccolo” di Catania

Sempre al “Piccolo” la stagione Nuovoteatro, da novembre a maggio, con opere come “Itria” di Aurora Miriam Scala, “A Number” di Cary Churcilli, “Marx esiste? di Lina Prosa, “Nerds” di Bruno Fornasari, “Family Day, puntata 2” di Nicola Alberto Orofino, “Favola” di Fabrizio Sini, “Storia di un oblio”, monologo di Laurent Mauvignier  con Vincenzo Pirrotta, regia di Roberto Andò, “La grande menzogna” di Claudio Fava, “Se sono fiori moriranno” di Rosario Palazzolo, “La Mite” da Dostoevskij, adattamento di Valeria La Bua, con Giovanni Arezzo e Alessandra Pandolfini, “Battuage” di Joele Anastasi, con Joele Anastasi, Enrico Sortino  Federica Carruba Toscano  Ivan Castiglione di Vuccirìa Teatro,Sulla morte senza esagerare”, un omaggio alla poetessa polacca Wisława Szymborska, ideata e diretta da Riccardo Pippa (Compagnia dei Gordi) e “Family Day puntata 3” di Nicola Alberto Orofino.

Oltre alla stagione al Teatro Comunale di Siracusa tantissimi i laboratori, i workshop, i focus ed i progetti, le collaborazioni con l’Associazione Culturale Arte Pupi Fratelli Napoli con il progetto su Angelo D’Arrigo, dal titolo “Tutta un’altra storia”, oppure il progetto Personaggi su iniziativa di Giuseppe Lazzaro Danzuso incentrato su Giuseppe Condorelli, meglio conosciuto dai catanesi come Pippo Pernacchia che verrà interpretato da Cosimo Coltraro. Insomma una vastissima produzione per il Teatro della città – Centro di Produzione Teatrale, tanta carne a fuoco, tanti impegni da affrontare con “Coraggio e passione”. Non resta che augurare a tutti un buon lavoro ed al pubblico una buona visione!

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