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Per chi ama le magiche atmosfere, gli intrecci del pensiero pirandelliano, i personaggi dai mille caratteri e sfumaure disegnati e raccontati dall’’autore agrigentino non può mancare venerdì 14 luglio, alle ore 21.15, al Cortile Platamone di Catania all’appuntamento con “Centomila, Uno, Nessuno (La curiosa storia di Luigi Pirandello“, scritto e diretto da Giuseppe Argirò, con uno straordinario protagonista del teatro italiano, Giuseppe Pambieri (nella foto sopra). Lo spettacolo, con musiche di Yann Tiersen e Alberto Iglesias e proiezioni di Claudio Ammendola, è inserito nella sezione prosa della rassegna “Nuovi Confini” curata dal Comune di Catania (Assessorato alla Cultura) in collaborazione con l’associazione Algos-Monk Jazz Club e la compagnia Produzioni Raffaello ed è incluso nel vario programma di “Catania Summer Fest 2023”.

La locandina

A parlarci dello spettacolo l’autore e regista Giuseppe Argirò e il regista Giovanni Anfuso, direttore artistico della sezione prosa di “Nuovi Confini”, della Compagnia Produzioni Raffaello.

“Lo spettacolo – racconta Giuseppe Argiròè un ritratto inedito del grande scrittore, disegnato attraverso le figure più significative della sua vita, le sue opere, il suo pensiero. Una riflessione umoristica sull’uomo del Novecento, a cui solo la scena può dare voce. Si raccontano gli aspetti meno visitati dell’esistenza di Pirandello: dai tumultuosi anni giovanili e dal rapporto conflittuale con il padre, al soggiorno tedesco e agli amori, specchio di una personalità complessa e tormentata. La drammaturgia rivela l’uomo Pirandello attraverso le parole dei suoi personaggi, facendoceli rivivere più attuali che mai: da Il fu Mattia Pascal ai Sei personaggi in cerca d’autore, dall’Enrico IV a Non si sa Come, fino a L’uomo dal fiore in bocca. Lo spettatore verrà coinvolto in un viaggio ironico e appassionato nel multiforme universo dello scrittore siciliano, nel suo pensiero, è una riflessione scanzonata e umoristica sull’uomo del Novecento, a cui solo la scena può dare voce. L’autore agrigentino la vita l’ha scritta e l’ha vissuta, identificandosi in ognuna delle sue creature. La pièce, affidata alle profonde risonanze di Giuseppe Pambieri, racconta gli aspetti meno visitati dell’esistenza di Pirandello: dal rapporto con la domestica Maria Stella che nutrì l’immaginazione religiosa dell’autore e il suo mondo magico popolare, tanto da guadagnarsi una citazione nella prefazione dei Sei personaggi, alla figura del precettore, custode del suo apprendistato culturale, dai tumultuosi anni giovanili e dal rapporto conflittuale con il padre al soggiorno tedesco e agli amori specchio di un immaginario erotico ossessivo e di una personalità complessa e tormentata. I temi dell’amore, della follia, della morte, del tragico emergono dall’inconscio dei diversi protagonisti e trovano spazio in una realtà sempre attuale. La scena, così come la vita, non conclude e Pirandello ne è la metafora più viva, come testimoniano I giganti della montagna e l’incontro fra Ilse e Cotrone vicino all’olivo saraceno, dove tutto ebbe inizio, ma non una fine”.

Giovanni Anfuso

“Sono molto felice di ospitare questo spettacolo– aggiunge Giovanni Anfuso della Compagnia Produzioni Raffaello – che tanto successo ha riscosso in Italia. Non a caso ho voluto, in tutti i modi, inserirlo nella sezione prosa di “Nuovi Confini”. Si tratta di una pièce che svela un Pirandello insolito e viene ad arricchire i nostri “Nuovi Confini“, con la maturità artistica e l’interpretazione rotonda di un grande Giuseppe Pambieri. A lui, mi lega un’amicizia antica oltre un rapporto professionale consolidato negli anni… La nostra ultima volta risale appena a marzo/aprile scorso: protagonista in “Una storia semplice” di Leonardo Sciascia, con la mia regia appunto, in una coproduzione fra il Teatro Stabile di Catania e il teatro Vittoria di Roma”.

Quali altri impegni attendono Giovanni Afuso?

Fra gli impegni che mi attendono vorrei elencare la ripresa di “Inferno di Dante“, spettacolo visto da oltre 53.000 spettatori, che sarà riproposto, in una veste rinnovata, alle Gole dell’Alcantara e poi agli inizi di settembre lo spettacolo “Si dubita sempre delle cose più belle“, tratto dal carteggio di Federico de Roberto ed Ernesta Valle. Tra gli impegni nella stagione 2023/2024 vorrei citare la ripresa di “Una storia semplice“ di Leonardo Sciascia per il teatro Vittoria di Roma e la tournée dello spettacolo, pluripremiato, dal titolo “La spiaggia“.

Luigi Pirandello

 

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