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Il Centro di produzione teatrale catanese d’avanguardia Fabbricateatro ha riaperto le porte del “Giardino Pippo Fava” di Catania, in via Caronda 82, con lo spettacolo “I deboli”, novità inedita di Nino Martoglio, realizzata da Fabbricateatro in collaborazione con il CUT (Centro Universitario Teatrale). Lo spettacolo è inserito all’interno del terzo ed ultimo anno di celebrazioni organizzate dal Comitato Martoglio in occasione del centenario della morte del commediografo siciliano. Lo spettacolo, che ha debuttato al Giardino Fava il 6 settembre, è stato replicato sino al 10 settembre. In scena: Sabrina Tellico, Savì Manna, Maria Barbagallo, Alice Balsamo, Leonardo Monaco, Francesco Di Bella, Nicoletta Basile, Samuele Bellarino, Chiara Quartarone, Mirella Sotera. Regia: Elio Gimbo, Scene: Bernardo Perrone, Assistente di scena: Noemi Consoli, Costumi: Fabbricateatro, Amministrazione: Daniele Scalia.

Locandina “I deboli”

Il progetto varcherà i confini siciliani l’11 ottobre quando sarà rappresentato al Museo – Biblioteca dell’Attore di Genova. Sul posto verrà allestita una mostra documentaria dove sarà esposta parte del Fondo Martoglio ed una documentazione di testi biografici, bibliografici e di prime edizioni martogliane insieme ad una collezione privata dell’autore a cura della Pro Loco di Belpasso che – insieme al Museo Biblioteca dell’Attore di Genova – è parte fondamentale dei componenti istituzionali del Comitato Nazionale.

“Stiamo cercando di portare lo spettacolo anche in luoghi non teatrali – spiega il regista Elio Gimbopertanto verrà rappresentato giorno 22 all’interno dell’Ospedale San Marco di Catania ed in altri luoghi istituzionali che godono della presenza dell’ateneo catanese”.

La pièce “I deboli” affronta la condizione del genere femminile nella società contemporanea inaugurando un biennio creativo in cui Martoglio alterna il proprio impegno per la “Terza Compagnia Martoglio” (San Giovanni decollato) alla collaborazione per prestigiose compagnie dell’epoca.

La risposta del pubblico è stata straordinaria, – aggiunge il regista -abbiamo registrato la presenza di giovani ed era questo l’intento iniziale del Comitato Martoglio. Lo scopo era appunto quello di promuovere il lavoro, l’eclettismo e la carriera teatrale di Martoglio vissuta al nord con dei testi italiani per permettere alle nuove generazioni di avvicinarsi all’autore. Il ritrovamento dei copioni originali ha permesso di scoprire la grande tecnica e versatilità di registri che consentiva a Martoglio di passare dal dramma storico (“L’ultimo degli Alagona”) alla commedia di costume (“Il divo”) sino al dramma borghese in pieno canone ibseniano (“I deboli”). “Nel 1907 Martoglio ha il coraggio di affrontare quella che era la questione femminile, il ruolo della donna nella società e lo fa seguendo un grande esempio di quegli anni ovvero ‘Casa di Bambola’ di Henrik Ibsen. Il testo è pieno, ricco e coerente”.

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