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 I Giardini del Massimo ospiteranno, lunedì 4 dicembre, una giornata dedicata al tema delle mafie nell’era digitale organizzata dalla Fondazione Magna Grecia. 

L’evento prevede due momenti: la prima sessione, dal titolo “Organized crime in the internet age”, che avrà inizio alle 10.30, prendendo spunto dalle attività di ricerca della Fondazione Magna Grecia, approfondirà il tema della presenza della criminalità organizzata sul web e sarà introdotta dal Presidente della Fondazione Magna Grecia Nino Foti. 

Successivamente interverranno Pasquale Angelosanto, Generale di Corpo d’Armata, già Comandante dei ROS, Antonio Nicaso, giornalista, scrittore e studioso dei fenomeni criminali di tipo mafioso, Docente Queen’s University Canada, Walter Rauti, Research Fellow PNRR Lab SDA Bocconi, e Curatore del “Primo rapporto Cyberec” della Fondazione Magna Grecia, Marcello Ravveduto, Docente di Digital Public History Università di Salerno e Curatore del rapporto “Le mafie nell’era digitale” e Ranieri Razzante, Componente Comitato per la strategia sull’IA della Presidenza del Consiglio. 

Questo primo panel sarà moderato dal giornalista Fabrizio Frullani, Vicedirettore del Tg2. 

 

La seconda sessione, che prenderà il via a partire dalle 15.00, si occuperà degli aspetti relativi ai rischi che la presenza delle mafie nell’era digitale comporta considerato l’attuale vuoto legislativo sulla materia. Il titolo di questo secondo appuntamento è Il mondo del web, “legibus solutus”?

 

Dopo l’introduzione dell’on. Saverio Romano, Vicepresidente della Fondazione Magna Grecia, prenderanno la parola: Antonio Baldassarre, Presidente emerito Corte Costituzionale, AntonioBalsamo, Sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, già  Presidente del Tribunale di Palermo, Raffaele Bonsignore, Presidente Fondazione Sicilia, Arthur Gajarsa, Giudice CorteD’Appello Federale USA, Francesco Greco, Presidente Consiglio Nazionale Forense, GiuseppeRossodivita, Avvocato penalista, Marzia Sabella, Procuratore aggiunto della Repubblica presso ilTribunale di Palermo e Francesco Paolo Sisto, Senatore della Repubblica, Viceministro dellaGiustizia. 

 

Fra i relatori dell’evento organizzato a Palermo dalla Fondazione Magna Grecia lunedì 4 dicembre ai Giardini del Massimo e dedicato alle mafie nell’era digitale, ci sarà anche Arthur Gajarsa, già Giudice Corte D’Appello Federale USA, che interverrà nella seconda sessione. 

 
Nella qualità di Presidente dell’IAPC (Italian American Policy Center), l’Hon. Arthur Gajarsa, dichiara: “Sono onorato di partecipare a questo importante evento che si svolge a Palermo sul tema del Cyber Crime. Sotto il profilo normativo attualmente non esiste una legislazione che tuteli l’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti d’America da siffatti crimini. Desidero esprimere un auspicio affinché i Governi ed i Parlamenti dei due Paesi possano affrontare adeguatamente questa emergenza che è anche economica e sociale, per evitare che la situazione sia completamente senza controllo. Auspico pertanto che si instauri una proficua cooperazione tra il Governo italiano e quello americano affinché sia colmato tale vuoto normativo”.

 

Questo incontro sarà moderato dalla giornalista Elvira Terranova, caposervizio dell’agenzia AdnKronos. 

 

Il Presidente della FMG, Nino Foti (nella foto) presenta così il convegno: “Questo evento nasce dalle nostre attività di ricerca, in particolare dal primo rapporto sulle mafie nell’era digitale presentato lo scorso mese di maggio alla Camera dei Deputati, alla presenza anche del procuratore Nicola Gratteri, e dal secondo studio, al quale stiamo lavorando in questi mesi, sul Cybercrime, dedicato all’utilizzo diffuso e capillare che fanno oggi le mafie degli strumenti digitali per favorire le proprie attività criminose. Lavorare per lo sviluppo sociale ed economico del Mezzogiorno significa anche affrontare questi temi per comprenderli meglio”. 

“Sono contento che la Fondazione Magna Grecia abbia accolto la mia sollecitazione ad organizzare questa iniziativa – commenta il Vice Presidente di FMG Saverio Romano – perché l’attività di ricerca della Fondazione, insieme agli illustri ospiti che ne discuteranno, saranno una buona base per consentire al legislatore di operare con puntualità in un segmento nuovo ed inesplorato”.

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