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Giovedì 7 marzo alle ore 20,45 debutta a Sala Futura “Giuditta e il Monsù”, testo di Costanza DiQuattro, regia di Cinzia Maccagnano. Lo spettacolo si rifà al libro di Costanza DiQuattro candidato al Premio Strega 2022. La storia è ambientata a Ibla nel 1884 e i protagonisti sono Giuditta e Fortunato. Giuditta è figlia di marchesi, Fortunato è figlio del monsù (traduzione siciliana del francese Monsieur le Chief, appellativo con cui venivano chiamati i capocuochi nelle case francesi) che lavora al loro servizio.

Ma quale valore può avere questa differenza agli occhi puri di due compagni di giochi che crescendo tra ricette e passeggiate avventurose ad un certo punto si scoprono legati dall’amore? Nessuno. Perché chi è giovane è sfacciatamente coraggioso – scrive Cinzia Maccagnano nelle note di regia – Per questo nella messinscena ho immaginato che tutto ciò che accade è visto attraverso lo sguardo bambino di Giuditta: un mondo in cui i personaggi sono a volte apparizioni, a volte incursioni, a volte evocazioni. Giuditta, con la complicità di Fortunato, trasforma la realtà in colorate visioni, osserva e si diverte a cambiare forma alle cose. In uno spazio ‘definito’ solo da un elemento scenografico che muta funzione, le scene si susseguono, a volte sovrapponendosi, come ricordi nella mente di una bambina. Il ritmo della scena è scandito quindi da cambi continui, da atmosfere sempre diverse, supportate dalla trama musicale – pensata da Mario Incudine – che accompagna e dà respiro allo sviluppo dell’azione: quadri ora cupi, ora luminosi, a tratti allegorici, su un filo sospeso tra dramma e commedia”.

 Scheda

GIUDITTA E IL MONSÙ

di Costanza DiQuattro

Regia Cinzia Maccagnano

con Pietro Montandon, Luana Toscano, Ornella Brunetto, Alessia D’anna, Luigi Nicotra

Musiche Mario Incudine

Costumi Riccardo Cappello

Luci Gaetano La Mela

Assistente alla regia Marta Cirello

Produzione Teatro Stabile di Catania

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