Lunedì 18 marzo, al Piccolo Teatro della Città, Lina Maria Ugolini presenta il suo ultimo libro di poesie nato dalle suggestioni emerse durante esperienze di lettura e incontri nelle scuole di Librino
“La poesia è midollo di vita. Visione utopica, civile, morale, rivelazione d’ogni bagliore o piega del reale, slancio in scocco sulla rotta della bellezza”. Un’ode alla meraviglia della poesia quella che Lina Maria Ugolini compie nel suo ultimo libro, appunto, di poesie dal “tenero” titolo “Tutti poeti i bambini brioscia”, appena pubblicato da Nous edizioni. Un libro che è nato dall’osservazione, dalle esperienze e le suggestioni vissute durante alcune giornate trascorse in compagnia di bambini e ragazzi della periferia di Librino a Catania.
“Sono stata a Librino – racconta la scrittrice e poeta – , quartiere di cui si rischia di parlare per fare notizia. Ho vissuto un’esperienza autentica e profonda con musicisti votati alla semina, osservando, annotando per non dimenticare. Per necessità di vita ho scritto e riposto tra le carte. Poi, qualcuno ha letto con altrettanta sincerità d’intenti ed è così che è nato questo libro”.
Il libro – che sarà presentato lunedì 18 marzo alle 19 al Piccolo Teatro della Città dove, insieme con l’autrice, ci saranno i bambini e ragazzi di Musicainsieme A Librino Catania, Valentina Caiolo, Alessandra Toscano, Anna (Caruso) Al Contrario, Loredana Caltabiano – raccoglie le liriche nate dal contatto diretto con bambini delle scuole del quartiere ai quali l’autrice ha raccontato le sue storie durante alcuni progetti culturali.
“L’esperienza – racconta Ugolini – ha forgiato le immagini presenti in queste liriche nate dal contatto diretto con bambini delle scuole del quartiere ai quali ho raccontato le mie storie accompagnate dai giovani di Musicainsieme a Librino. Ad alcuni di loro l’immaginazione ha consegnato tra le mani una brioscia con il tuppo di quelle che “danno conforto” con la loro mollica quasi come il materno che nutre e cunotta. Il materno delle briosce che sbriciola il suono delle rime”.
