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Una nuova primavera è arrivata e per molti si avvia la stagione delle allergie. La gamma dei sintomi varia dal fastidioso al mortale: possono manifestarsi più comunemente rinite, starnuti, occhi irritati, orticaria, gonfiore alle labbra, alle palpebre, fino ad arrivare, per una minoranza “sfortunata”, ad una reazione grave, lo shock anafilattico. Le stime sulla diffusione delle allergie sono in crescita, ma le cure convenzionali sono spesso limitate. Gli antiistaminici riducono spesso i sintomi, ma come altri trattamenti provocano effetti collaterali non indifferenti.

Perché mai vengono queste allergie?

La scienza è riuscita a mappare solo una parte del processo allergico, parlando di cellule fuori controllo, rilascio di sostanze chimiche, trasmissione di segnali. Il processo inizia quando un allergene entra in contatto con una superficie del corpo (pelle, occhi, narici, bocca, vie respiratorie) che contiene cellule immunitarie che agiscono come sentinelle. Quando una di queste cellule incontra l’allergene, lo fagocita e circonda il suo strato esterno con frammenti di questa sostanza. Poi la cellula individua il tessuto linfatico e trasmette i frammenti ad altre cellule immunitarie che producono un anticorpo chiamato IgE, il quale attiva un componente del sistema immunitario chiamato mastocita, che a sua volta secernerà un insieme di agenti chimici. Alcuni di questi si aggrappano ai nervi, provocando prurito, tosse, talvolta muco, i muscoli delle vie respiratorie si contraggono, rendendo difficile la respirazione. Sono state compiute delle ricerche che evidenziano come gli anticorpi IgE proteggano l’organismo. Perciò, tutti i sintomi che si scatenano non sono altro che una prova da parte dell’ organismo di eliminare l’agente tossico. Gli scienziati hanno paragonato le allergie ad un sistema antifurto che ci avverte della presenza del ladro. Secondo i loro studi, i benefici delle allergie superano gli inconvenienti dei sintomi, in quanto abbassano la probabilità di morire a causa delle tossine, anche se non eliminano il rischio. Pure secondo la Nuova Medicina Germanica, le allergie non sono un errore biologico, bensì una difesa, determinata da un conflitto che vede un’interazione biologica tra psiche, cervello ed organo corrispondente.

Pertanto, è utile prendere coscienza di quando è stato il primo attacco allergico, quale organo o zona sia stata colpita, quali siano stati gli allergeni responsabili e l’emozione associata all’ evento per trovare gli espedienti necessari per avviare il cambio emozionale. Le allergie sembrano essere spesso relazionate all’ira o alla frustrazione verso una persona o un fatto associato all’elemento allergico. Basterebbe, dunque, trasformare l’emozione legata all’evento allergico per rimettere l’organismo intero sul binario dell’ autoriparazione del conflitto biologico. E’ importante comprendere che l’insieme dei sintomi psico-fisici che costituiscono una vera e propria sindrome, se analizzati nella loro totalità, possono essere guariti attraverso la legge della similitudine, legge universale quanto la legge di gravità.

A tal proposito l’approccio omeopatico rappresenta un autentico strumento capace di guarire l’uomo nella sua totalità dinamica malata in quanto aiuta la forza vitale a ripristinare lo stato di salute. Sarebbe interessante che il paziente allergico si sottoponesse ad un colloquio omeopatico per trovare una soluzione proiettata alla regressione dei suoi sintomi allergici.

Dott.ssa Lia Losi

Dott.ssa Lia Losi

Titolare della parafarmacia Reformhaus, consulente scientifico per la formulazione di nuovi prodotti per il benessere, inizia nel ’93 con un corso di Medicina ayurvedica del Prof. Rama H. Sing, ordinario e direttore del Dipartimento di medicina ayurvedica alla Varanasi Indu University e prosegue con la Laurea in Farmacia e una specializzazione in omeopatia alla Faculté de Medicine Paris Nord, in Francia.

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