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Bella, forte, seduttrice, Carmen ha un grande talento in cucina, è capace di preparare le melanzane in 24 modi diversi, e nell’isola la sua Bottega è il rifugio più dolce dopo una giornata, di mare o di lavoro, nell’isola. Melanzane al profumo di cannella contro la violenza del pizzo, un trionfo di sensualità e forza vitale contro miseria e rassegnazione. Accade nel nuovo romanzo di Mario Di Caro, giornalista e scrittore di grande spessore, che nelle pagine de «La capitana dell’isola di nessuno», in libreria da poche settimane per i tipi di Mursia, costruisce una trama sospesa tra realtà e magia, per raccontare la lotta di una comunità impegnata a conquistare un futuro libero dall’oppressione e dall’illegalità.

Mario Di Caro sarà ospite del Teatro Stabile di Catania per presentare il libro alla sala Musco, mercoledì 20 gennaio, alle ore 18. A fare gli onori di casa sarà il direttore del TSC Giuseppe Dipasquale, mentre a conversare con l’autore sarà Elvira Seminara, pluripremiata scrittrice e giornalista. Lucia Fossi, rinomata attrice catanese leggerà brani del libro. L’ingresso è libero.
Carmen è dunque la capitana, come la chiama la gente dell’isola, una trascinatrice, una leader che organizza cortei di protesta e che fa girare a mille il motore di lavoro della sua Bottega. Il racconto è una metafora del Sud e allo stesso tempo un’avvincente favola nera, incentrata su una figura femminile fiera, libera, indipendente, cuoca abilissima che dalla cucina della «Bottega delle melanzane» cerca di resistere alle richieste di pizzo ma anche alla rassegnazione dei suoi conterranei. Ma a una donna così vincente e così determinata non si perdona il successo: le fiamme dell’invidia distruggeranno il suo sogno costringendola a ricominciare daccapo, primo giro di una giostra che si ripeterà sino al termine della storia.

La protagonista diventa suo malgrado la capitana di un esercito senza insegne, ma alla fine si troverà sola davanti alle scelte decisive: dovrà affrontare allo stesso tempo i mostri del presente e i fantasmi del passato. E quando tutto è già accaduto, Carmen, appena tornata dopo vent’anni nella sua isola, vuol raccontare la sua storia a una bambina come se fosse una fiaba. Una fiaba che racconta di gelsomini e di pirati, di tempeste e di piaceri. Un sogno, o forse no. Prima dell’ultimo desiderio da realizzare, l’ultimo appuntamento con la sua isola, quello del corteo a mare di Ferragosto. Realismo magico venato di noir segnano un romanzo che trascina il lettore in una storia di luce e ombre nella quale nessuno è mai totalmente innocente. Nemmeno la capitana.
Mario Di Caro è nato a Palermo, dove vive e lavora come giornalista di “Repubblica”, con l’incarico di responsabile alla cultura e spettacoli. È autore di racconti, tra cui Mezzanotte al Teatro Massimo e L’ultimo miracolo di Santa Rosalia.

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