Dolce, salato, inebriatoRubriche

 In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale dei Diritti delle DonneTheFork indaga sul ruolo delle Chef. Come? Con un sondaggio ai propri ristoranti partner[1] e con la testimonianza di Jessica Rosval, Chef di origini canadesi vincitrice del Premio Bellavista “Cuoca dell’Anno” delle Guide dell’Espresso. E, per finire, l’app leader in Europa per la prenotazione dei ristoranti online, ha selezionato quattro ristoranti in Sicilia guidati da Chef donna da non perdere.

La ristorazione femminile tra ostacoli e opportunità

Se da un lato il 72% delle Chef intervistate ha un rapporto di fedeltà molto lungo con il luogo in cui lavora, spesso fin dall’apertura, dall’altro il 39% dichiara di aver incontrato parecchi ostacoli a causa del proprio sesso. Due su tre (60%), inoltre, sostengono che essere uomo facilita il percorso lavorativo nella ristorazione. Sebbene il 60% dei rispondenti abbia detto che nel ristorante in cui lavora non è presente una Chef donna, oltre la metà delle donne intervistate (52%) è convinta che il numero delle Chef sia aumentato negli ultimi 5 anni. Tra chi ha dichiarato di avere Chef uomini in cucina, il 68% afferma che questa decisione non abbia nulla a che vedere con il genere d’appartenenza e la prospettiva è dunque che questa situazione possa cambiare sempre più rapidamente. Sono tante, del resto, le Chef famose che si sono distinte negli ultimi anni nella ristorazione italiana: le più note tra quelle riconosciute da chi ha risposto al sondaggio sono Antonia Klugmann (7%), Cristina Bowerman (6%), Nadia Santini (5%), Annie Féolde (4%) e Viviana Varese (3%).

In cucina la solidarietà è donna: il caso di Jessica Rosval

Proprio nell’ottica di una valorizzazione della ristorazione femminile, TheFork è felice di segnalare e di sostenere l’attività di Jessica Rosval, giovane Chef di origini canadesi che, dopo un’esperienza di cinque anni all’Osteria Francescana di Massimo Bottura, nel 2019 è stata scelta dallo stesso Bottura e dalla moglie Lara Gilmore per gestire la cucina di Casa Maria Luigia a Modena. Nel 2021 le Guide dell’Espresso l’hanno scelta come “Cuoca dell’Anno”: “Per me la cucina non è una competizione, non lo dovrebbe essere: sono ovviamente orgogliosa della mia squadra, con la quale condivido questo riconoscimento ma la cosa più importante per me è avere l’opportunità attraverso questo premio di poter comunicare a più persone possibili”, ha raccontato a TheFork.

In questo caso il messaggio che Rosval vuole diffondere è quello legato a AIW – Association for the Integration of Women, associazione modenese fondata nel 2020 dalla sua migliore amica, Caroline Caporossi, che ha come obiettivo quello di fornire alle donne migranti una formazione professionale che permetta loro di integrarsi attivamente nel tessuto della società italiana: “Ci siamo rese conto, soprattutto nel periodo della pandemia, che tantissime donne arrivate in Italia per diversi motivi non riuscivano a vivere all’altezza delle loro capacità e del loro potenziale, a vivere la vita che avevano sognatoCi siamo chieste cosa potevamo offrire a queste persone: io ho le mie conoscenze da Chef, quindi perché non metterle a disposizione?”.

Il nostro progetto si articola in due parti: la prima è la formazione culinaria, che offriamo specificamente a donne migranti della nostra comunità alle quali insegniamo le tecniche base della cucina e anche i fondamenti del mondo del lavoro in Italia”, continua la Chef sottolineando come l’obiettivo dei quattro mesi di corso è quello di conferire a queste donne non solo le competenze ma anche la fiducia necessaria per inserirsi in qualsiasi realtà del mondo della ristorazione, scelta in base alle loro capacità, alle loro inclinazioni e ai loro impegni pratici in famiglia. Ma a questo si affianca anche l’apertura di un ristorante vero e proprio: “In secondo luogo, stiamo per aprire il ristorante Roots: è importante perché sarà una società cooperativa i cui profitti andranno reinvestiti subito nei progetti di formazione e, soprattutto, rappresenterà la prima destinazione di chi esce dai corsi, in modo da dare un’idea concreta di come funziona questo tipo di professione”.

Jessica Rosval è un esempio lampante di come il mondo della ristorazione stia cambiando: “Una volta questo settore, come tutti gli altri, era dominato dagli uomini, ora le donne stanno facendo sentire sempre più la loro voce. Diciamo basta al dover ogni volta dimostrare di essere all’altezza, ribadiamo che anche noi abbiamo idee, esperienze, storie da raccontare”. E aggiunge: “Io non ho nulla da dimostrare agli uomini che pensano che non ci sia spazio per le donne in cucina, di loro non m’interessa. So che in questo momento della mia vita sono dove devo essere”. Ecco che appunto il messaggio finale di Rosval è proiettato verso il domani: Escludere le donne è una cosa del passato, tutta la bellezza e la luce, invece, stanno nel futuro. E io scelgo di vivere lì”.

TheFork sostiene questa lodevole iniziativa e il ristorante Roots sarà presto prenotabile sulla piattaforma.

Quattro indirizzi guidati da Chef donne da provare in Sicilia

In attesa che sempre più giovani talenti femminili entrino nel mondo della ristorazione, ecco tre ristoranti disponibili su TheFork che già oggi possono vantare una salda e fantasiosa guida femminile in Sicilia.

Ristorante U Fucularu

U Fucularu, Catania (CT), Chef Carmela Grasso

Nel cuore della splendida Catania, U Fucularu è una trattoria a gestione orgogliosamente famigliare, in cui Carmela Grasso offre ai propri ospiti una cucina siciliana doc, dai sapori mediterranei freschissimi, pronti a celebrare gli ingredienti più tipici di questa terra. In menù pasta fresca, piatti di carne e pesce, classici come la caponata o proposte esotiche come il cous cous.

Deliziosa, Catania (CT), Chef Aurora

Fin dalla sua concezione il Deliziosa voleva essere un bistrot informale e accogliente immerso nella meraviglia delle strade catanesi. Il menù affonda nella tradizione siciliana per poi reinventarla grazie alla fantasia della chef Aurora. Da ordinare anche tanti sfizi e preparazioni variamente farcite come le facciazze e le ammugghiate.

Peperosa, Siracusa (SR)

Nella splendida cornice di Siracusa il ristorante Peperosa accoglie i propri clienti in un’atmosfera accogliente e calorosa, non lasciando nessun dettaglio al caso. Il menù è un’esplosione di gusti e colori, messo a punto rivisitando le classiche ricette siciliane con un piglio coraggioso e personale.

Macallè sicilian, Siracusa (SR)

Nell’incantevole Ortigia il ristorante Macallè offre ai propri clienti un viaggio nel tempo: le ricette sono quelle tradizionali di un tempo, le classiche “della nonna”, ma la loro preparazione e rielaborazione sono decisamente contemporanee. Il tutto in un ambiente curato, originale, senza essere troppo formale.

[1] Dati raccolti da TheFork attraverso un sondaggio condotto in Italia dal 17 al 25 febbraio 2022 su 542 ristoranti partner.

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