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Il settore immobiliare, come ben si sa, è uno dei più importanti per il benessere dell’economia italiana.

Dopo la crisi della pandemia e il boom del 2021, un anno che, a detta di molti esperti del settore real estate, è da definirsi dopato per via dei dati delle compravendite non concluse nel 2020, è arrivato il 2022, periodo all’insegna dell’inflazione e del conseguente aumento dei tassi.

I due fattori appena elencati hanno portato tantissime persone a decidere di mettere da parte temporaneamente la decisione di comprare casa, con un effetto di contrazione sulle transazioni.

I dati dei primi tre mesi di quest’anno hanno confermato le previsioni al ribasso messe in primo piano nel 2022. Il centro studi di uno dei principali gruppi di agenzie immobiliari a livello nazionale, ha infatti segnalato una perdita di quota non indifferente delle compravendite di case.

Nel corso dei primi tre mesi dell’anno in corso, infatti, sono state concluse, nel residenziale, sono state effettuate 166.745 compravendite di case. Se si confronta questo numero con quelli del primo trimestre dello scorso anno, si può notare una riduzione dell’8,3%.

L’indagine ha preso in considerazione, oltre al dato complessivo nazionale, i numeri di otto grandi città del Paese. Tutte le metropoli sono caratterizzate da un segno negativo. A Bologna, città dove un altro grande problema è la cannibalizzazione degli immobili da parte degli affitti brevi, nei primi tre mesi del 2023 sono state vendute il 23,9% in meno delle case rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

A Milano, piazza che, dal punto di vista immobiliare, sta facendo parlare ormai da tempo per i prezzi che non hanno eguali in Italia sia dal punto di vista delle locazioni, sia per quel che concerne le compravendite, la flessione negativa è risultata pari al 22,9%.

Numeri negativi anche per Roma, dove le compravendite hanno perso il 10,3% dal 2022 al 2023, e per Firenze. Nel capoluogo toscano, invece, dai primi tre mesi del 2022 al primo trimestre del 2023 i numeri delle case acquistate sono scesi del 9,4%.

Cosa dire, invece, dei dati di Torino? Che ancora una volta si riscontra una flessione, pari, per la precisione, al 7,1%.

I dati peggiori sono associati a centri urbani che, come Milano e Bologna, nel 2022 hanno visto crescere maggiormente le quotazioni al metro quadro del residenziale.

Secondo gli addetti ai lavori, con il 2023 si può parlare di inizio di un ciclo di normalizzazione dopo la mini fase pandemica, durata dal 2020 al 2022. A dominare lo scenario saranno aspetti diversi rispetto a quelli che hanno caratterizzato il biennio precedente.

Per fare un esempio specifico, rammentiamo che non si potrà più parlare di driver come i tassi bassi, ma di criteri come l’efficienza energetica.

Come trovare la casa perfetta nel 2023

Trovare la casa perfetta nel 2023 in uno scenario all’insegna della crescita dei prezzi può sembrare difficile. Di certo non è impossibile! Esistono, infatti, diversi strumenti che l’utente ha a propria disposizione.

Qualche esempio? Il web. Da diversi anni a questa parte, per prevenire brutte sorprese si tende sempre di più a mettere da parte le fonti generaliste, social in primis.

In un contesto complesso come quello odierno, è meglio scegliere la specializzazione. Non è quindi un caso il successo di portali come https://www.immobiliovunque.it/, sito noto per il fatto di ospitare solo annunci di immobili selezionati da agenzie immobiliari qualificate (e referenziate).

Alla base di tutto deve però esserci una chiara consapevolezza delle proprie esigenze pratiche – necessità di spazi verdi vicini, prossimità con scuole e fermate dei mezzi pubblici etc – e, in caso di immobili acquistati per proporli sul mercato delle locazioni, un’idea ben definita del target al quale ci si vuole rivolgere (quanto può spendere, che tipo di affitto sceglie tra breve e lungo e altri criteri simili).

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