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Neppure l’Antartide è esclusa: anche lì, come in tutti gli altri continenti del Pianeta, si tiene una maratona. Milioni nel mondo coloro che praticano una disciplina legata alla corsa, migliaia le gare.

Esperienza di potentissimo coinvolgimento emotivo e impegno fisico, la maratona non è solo una prova sportiva, ma si trova molto vicina ad essere, anche, una delle migliori metafore della vita.

Da molteplici sguardi è dunque attraversato il tema nel libro MARATHON & RUNNING EVENTS. Contesto, organizzazione, turismo, sostenibilità” di Erica Croce e Giovanni Perri, maratoneti ed esperti di turismo, enogastronomia, territorio – anche con la propria società Meridies  – autori di pubblicazioni scientifiche e divulgative e docenti in corsi e master di diversi atenei.

L’esperienza diretta ha permesso agli autori di stilare una lista di indicazioni ricchissima, destinata a tutte le figure coinvolte nell’organizzazione degli eventi di running e alle aziende dell’indotto: ristoratori, albergatori, operatori turistici, sponsor. Se si allarga ulteriormente lo sguardo, e si pensa a figure professionali di supporto all’atleta e alla gara, facilmente si constaterà l’interesse anche per operatori medico-sanitari, tecnici di gara, giurie.

Ma il testo sarà ugualmente utile a comunicatori, studenti di management e marketing dello sport nonché – dato il carattere divulgativo, e appassionante, dello scritto – a chiunque voglia soddisfare la curiosità di conoscere cosa ruota intorno, e cosa sta dietro, a manifestazioni così altamente partecipate.

Tutt’altro che ultima, inoltre, l’attenzione all’impatto ambientale, questione che vede il coinvolgimento delle tante professioni legate alla sostenibilità.

Interessante qui riportare una singolare considerazione tratta dal testo: se è facile capire come un grande spostamento di persone possa mettere a rischio l’ambiente, non così immediato intuire come lo stesso atleta possa essere vittima del cambiamento climatico. Eppure – riportano gli autori – è anche a causa di questo problema ambientale (oltre che del fatto che si gareggia anche nelle aree più calde del Pianeta) che si sia alzata di 6 secondi ogni anno, dal 2000 al 2018, la media del tempo occorrente per completare una maratona.

Tale varietà di argomenti correlati rende assai ricco l’indice del volume: dalle considerazioni sull’atmosfera carica di tensioni ed emozione dei momenti precedenti la gara (il viaggio, l’arrivo a destinazione, la cena, l’abbigliamento, il pettorale, il percorso verso la start line…) all’analisi psicologica del significato di sfida per chi corre sì insieme a tanti altri, ma solo con le proprie forze, su un cammino impegnativo; dallo sguardo agli aspetti strutturali ed organizzativi della gara al tema del marathon tourism e dell’accoglienza da parte degli operatori prima, durante e dopo l’evento fino agli impatti ambientali ed economici di una maratona, ogni aspetto del running è analiticamente preso in considerazione dai due esperti.

Con una premessa fondamentale, dato il carattere di tale esperienza, le aspettative e l’investimento: “Organizzare una maratona e non deludere le aspettative degli atleti, anzi quelle di ogni singolo atleta, richiede dunque, da parte degli organizzatori e in generale di amministrazioni, operatori turistici e non, residenti della destinazione ospitante, la capacità di immedesimarsi e comprendere mondo e visioni di un maratoneta, tanto di chi porta a termine la gara in poco più di 2 ore, quanto di chi ne impiega 6 e più”.

Si tratta dell’organizzazione di eventi di massa di grande, e volte grandissima, portata, eventi che sono sì di competizione ma anche occasione di scambio e talvolta di memorabile generosità (si vedano i significativi e noti aneddoti sugli aiuti al traguardo, tra rivali in gara).

Qual è il punto di vista del turista-runner? Come si comporta? Quali sono le esigenze degli accompagnatori? Quali sono gli standard internazionali da conoscere per rispettare i requisiti di qualità della gara? Come entrare in rapporto con il territorio che ospiterà l’evento, con la sua storia, con l’offerta che può proporre? Sono queste solo alcune delle domande alle quali il manuale risponde nel dettaglio, anche approfondendo qualche passaggio con esperti di settore, intervistati dagli autori.

E così mentre si legge il libro sembra di percorrere, guidati da Erica Croce e Giovanni Perri, quei quarantadue chilometri camminando ora lentamente, potendo in tal modo guardarsi intorno, assaporare e riconoscere un mondo così ricco, che infine sprigiona la sua enorme e gioiosa energia attraverso lo sforzo e il movimento di quelle migliaia di gambe allenate nei mesi perché ognuno possa raggiungere il traguardo scelto per sé.

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