Gag, battute scandite da un ritmo serrato, cast all’altezza, regia veloce, sono gli elementi caratterizzanti della commedia brillante in due atti “L’anatra all’arancia” di W.D. Home e M.G. Sauvajon, diretta da Claudio Greg Gregori (meglio conosciuto come Greg) proposta alla Sala Verga di Catania, dal 12 al 17 marzo, nell’ambito della stagione di prosa 2023/2024 dello “Stabile” etneo e prodotta dalla Compagnia Moliére in coproduzione con il Teatro Stabile di Verona. Si tratta di un cosiddetto “feuilleton”, un genere che propone narrazioni fitte di vicende, di personaggi, di colpi di scena e taglienti ragionamenti, battute brillanti e che regala al pubblico una autentica serata scacciapensieri. Uno spettacolo che, in circa due ore e quaranta, afferra e trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi.
La pièce, tutta basata su veloci dialoghi, sulle battute dei protagonisti, si conferma come un perfetto meccanismo di incastri e di scrittura che, facendo tornare in mente l’edizione cinematografica del 1975 di Luciano Salce, con Ugo Tognazzi e Monica Vitti, si conferma un indovinato allestimento, con degli interpreti tutti impegnati ad esaltare il contenuto brillante dell’opera. Nell’ariosa ed elegante scenografia di Fabiana di Marco, con i costumi di Alessandro Benaduce e il disegno luci di Massimo Gresia, si raccontano le vicende di Lisa e Gilberto, una coppia agiata in crisi, rassegnata e coscienziosa della fine della loro relazione. Da tempo i due, sposati da vent’anni e con due figli, che vivono in una elegante casa a San Vittore Olona, se la spassano al di fuori del tetto coniugale e ci sono solo flebili ammiccamenti per tentare di salvare la situazione.
Durante una partita a scacchi Lisa (la divertente Carlotta Natoli), pungolata dal marito Gilberto, un farfallone, maestro di seduzione ed ironia (il brillantissimo Emilio Solfrizzi), confessa la sua relazione con un uomo colto e di alto rango, Leopoldo Augusto Serravalle Scrivia (l’elegante e convincente Ruben Rigillo), che le sa dare l’affetto e le attenzioni che Gilberto non le dedica più. A questo punto, tra battute a ripetizione, la coppia per arrivare alla separazione decide di invitare Leopoldo Augusto e Patrizia, la prorompente segretaria di Gilberto (la più che realistica Beatrice Schiaffino) a passare il fine settimana con loro e poi di far trovare in intimità dalla cameriera/governante Teresa (l’esilarante Antonella Piccolo) Gilberto e la sua segretaria. Ma alla fine, proprio quando i due amanti, Lisa e Leopoldo Augusto, dovranno lasciare la casa e partire per la fuga d’amore a Parigi, ecco la confusione, i ripensamenti ed il lieto fine.
Lavoro ben diretto da Claudio Greg e molto apprezzato ed applaudito alla fine dal pubblico, grazie ad un testo leggero e brillante e ad un cast di valore che amplificando gesti e dialoghi ed accoppiando simpatia e professionalità, sa regalare una serata di assoluto divertimento, magari riflettendo sulle dinamiche e sulle difficoltà della vita di coppia e sulle meschinità dell’animo umano, trovando il modo di sorriderne e di sbarazzarcene.
Scheda
L’ANATRA ALL’ARANCIA
da W.D. Home e M.G. Sauvajon
Regia Claudio Greg Gregori
con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli
e Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino
e con Antonella Piccolo
Scene Fabiana Di Marco
Costumi Alessandra Benaduce
Disegno luci Massimo Gresia
Produzione Compagnia Moliére in coproduzione con il Teatro Stabile di Verona
Sala Verga – Stagione 2023/2024 Teatro Stabile di Catania – 12-17 marzo 2024