SpettacoloTeatro

Incentrato su un disarmante cinismo, sulla manipolazione altrui, sulla cattiveria di un malvagio progetto e sull’ambizioso obiettivo di una ascesa sociale alimentata da una solitudine e da una condizione di assoluta povertà ed emarginazione, la pièce “Adele Centini, vedova Isastia”, liberamente tratta dal romanzo di Sacha NaspiniLe Case del malcontento”, in circa sessanta minuti, riesce ad incuriosire e coinvolgere, dal 12 al 14 aprile, il pubblico del Teatro del Canovaccio di Catania, all’interno della rassegna “Reazioni”. Lo spettacolo, una produzione di Trinaura Teatro, con la regia e la drammaturgia di Tatiana Alescio, si avvale della voce fuori campo di Pietro Montandon e con una scenografia essenziale (un tavolo delle sedie ed altri oggetti scenici) racconta il conflittuale rapporto tra una crudele e inflessibile madre ed una figlia succube, entrambe vittime della povertà (interpretate rispettivamente da Mary Accolla e da Tatiana Alescio), che ordiscono una perfetta macchinazione ai danni di un vecchio, ricco e vedovo colonnello. E’ proprio la madre ad orchestrare il piano, ad istruire nei minimi particolare la bella figlia Adele a farsi assumere come domestica nel castello del colonnello, per poi arrivare ad entrare nelle grazie dell’uomo, cinquant’anni in più della giovane, sedurlo con il suo fascino e portarlo all’obiettivo finale del matrimonio che consentirà così di abbandonare il loro triste presente di assoluta povertà.

Una scena – Foto Valeria Annino

Ma, nonostante il buon inizio, il progetto delle due donne edificato sull’inganno e sulla malafede, finisce per andare in fumo trascinando così nella disperazione le due protagoniste. Infatti mentre il colonnello sembra più disponibile a sposare Adele ed a farla diventare la regina del suo allettante patrimonio, i desideri, la femminilità e sensualità della donna la tradiscono tanto che dai rapporti con il giovane autista nasce una gravidanza, tenuta nascosta fino al giorno del matrimonio, ma un aborto spontaneo farà scoprire al colonnello il segreto della donna e il suo tradimento. Adele verrà allontanata dal castello del colonnello e sarà la fine del feroce e cinico piano organizzato dalle due donne. Ritornate a vivere in povertà, la madre morirà poi vittima del dispiacere, dell’alcool e della sua crudeltà, mentre Adele, con qualche gioiello lasciatogli dal colonnello, andrà avanti sfiorendo, indossando i vestiti della madre e chiudendo la sua vita sola e sconfitta, come una “vedova” immaginaria, dato che un vero marito non lo ha mai avuto.

Applausi finali per Mary Accolla e Tatiana Alescio

Spettacolo tragico e cinico, ma reso godibile, intrigante e scorrevole da un dinamica regia che punta sulla forza dei dialoghi delle due protagoniste (le eccellenti Tatiana Alescio nei panni di Adele e Mary Accolla in quelli della crudele madre) ma anche su una azzeccata gestualità, sui movimenti sincronizzati delle due interpreti che utilizzano il linguaggio del corpo e la loro voce per rendere più credibili i loro non facili ruoli. Molto curato anche l’aspetto musicale, soprattutto nel caso del brano-ballata “Il terzo fuochista” di Tosca, del 2006, in cui madre e figlia festeggiano felici il buon momento del loro cinico progetto. All’interno della messa in scena da annotare la voce registrata di Pietro Montandon che, nei panni del colonnello, dialoga con Tatiana Alescio mentre sono presenti anche, con le voci registrate delle due attrici, momenti dedicati al ricordo o che commentano alcuni passi della vicenda.

Lavoro ben costruito e diretto da Tatiana Alescio che, in scena con Mary Accolla, alla fine riscuote i consensi del pubblico in sala grazie ad un testo che fa riflettere sulla disumanità e sul cinismo, aspetti che finiscono per ingigantire ancor di più miseria, alienazione e solitudine, facendo perdere il senso e le meraviglie della comprensione e del venirsi incontro per mirare al bene.

SchedaAdele Centini, vedova Isastia

Regia e drammaturgia Tatiana Alescio

Con Tatiana Alescio e Mary Accolla

Voce fuori campo di Pietro Montandon

Costumi Maria Accolla

Organizzazione e foto Valeria Annino

Produzione Trinaura Teatro

Rassegna Reazioni – Teatro del Canovaccio Catania – 12,13 e 14 Aprile 2024

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post