CronacaDolce, salato, inebriatoRubriche

 Si è tenuto stamani, martedì 16 aprile, nell’area Istituzionale della Regione Sicilia al Padiglione 2 nel contesto di Vinitaly 2024 il convegno “Grillo DOC Sicilia un caso di successo” promosso dal Consorzio Vini Doc Sicilia.

“Con questo convegno,” spiega Antonio RalloPresidente del Consorzio Vini Doc Sicilia, “intendiamo delineare il profilo di un fenomeno unico nel panorama enologico del nostro Paese. La notevole crescita delle vendite di Grillo, sia in termini di volumi che di valore, ribadisce infatti il ruolo di ambasciatore del territorio e dei vini Sicilia DOC nel mondo. Tra le oltre 70 varietà autoctone della regione, il Grillo emerge infatti come simbolo del crescente prestigio dei vini Doc Sicilia, sia in Italia che all’estero, rappresentando un vero e proprio emblema della qualità enologica siciliana a livello globale. Con questo convegno, intendiamo esaminare in dettaglio le leve che hanno definito il successo del Grillo e analizzare elementi e fattori che hanno contribuito a tale esito.

Quello che emerge dai dati sono infatti numeri importanti, che molto dicono su questa storia, attualissima, di ascesa di un vitigno che si è conquistato il titolo di protagonista indiscusso tra gli autoctoni della Sicilia. Dai dati raccolti da Nielsen, si nota infatti che il consumo del Grillo è tornato ai livelli precedenti al 2019, un segnale, in un primo momento, di forte resilienza nel mercato seguito poi da veri e propri picchi di crescita: il Grillo cresce nel 2023 di un + 20% a volume, + 19% a valore e un + 15% di confezionato rispetto all’anno precedente, valori questi mai raggiunti in passato.

Il successo del Grillo nel mercato interno e internazionale non è frutto del caso, ma il risultato di una serie di strategie mirate e multilivello implementate dal Consorzio Vini DOC Sicilia nel corso di questi anni. Queste strategie hanno avuto l’obiettivo di promuovere non solo il vitigno ma anche il territorio siciliano, valorizzando la sua identità unica attraverso attività promozionali innovative e incisive. Tuttavia, la performance del Grillo non si limita solo alle occasioni promozionali; anche le vendite a prezzo pieno mostrano numeri importanti, sostenendo l’ipotesi che la qualità e l’identità del vitigno mantengano un’attrattiva costante. Da sottolineare, inoltre, come in termini di territorio, la Sicilia emerge oggi come una delle regioni chiave nel panorama dei DOC Bianchi italiani, mostrando un potenziale ancora inespresso per il Grillo.

Numeri importanti ed estremamente significativi arrivano anche analizzando i dati raccolti nel mercato tedesco: considerando anche solo le vendite in GDO, la DOC Sicilia riesce a vendere in questa fascia di mercato quasi 3 milioni di bottiglie di Grillo nel 2023.

Guardando al futuro, il Grillo ha infatti tutto il potenziale per espandere ulteriormente la sua presenza, sia a livello nazionale che internazionale. Le prospettive di crescita sono notevoli, particolarmente con l’aumento della distribuzione e l’arricchimento dell’assortimento nei punti vendita. Questo sviluppo non solo consoliderà il ruolo del Grillo come leader tra i vini bianchi DOC, ma rafforzerà anche la sua posizione nei mercati esteri dove già mostra segnali promettenti.

Alta qualità, forte identità, strategie di marketing mirate e un’attività promozionale efficace: questi gli elementi che stanno tracciando la strada e la storia del Grillo DOC Sicilia, storia destinata a mantenere il suo status di fenomeno enologico, riflettendo la capacità di trasmettere la tradizione ma al contempo la grande modernità insita nel vino siciliano.

CONSORZIO DI TUTELA VINI DOC SICILIA
Il Consorzio di tutela vini DOC Sicilia (siciliadoc.wine) prende vita nel 2012, con l’obiettivo di rappresentare il vino del territorio siciliano e promuovere la denominazione DOC Sicilia, con azioni mirate alla crescita della visibilità di un marchio simbolo del Made in Italy e alla tutela e vigilanza a difesa del consumatore e dei produttori. Quasi 8.000 viticoltori e circa 500 imbottigliatori sono promotori della Denominazione di Origine Controllata, un riconoscimento utile a rappresentarli ma anche a valorizzare e salvaguardare la produzione vinicola dell’isola.

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