Dolce, salato, inebriatoRubriche

Metà crosta blu e metà gialla, come la bandiera del suo martoriato paese, l’Ucraina. Si chiama “Breaking heart” (tr. cuore spezzato) ed è il formaggio a latte crudo che mercoledì 6 settembre, ore 19.30, sarà presentato a ViniMilo nell’ambito del laboratorio del gusto di SlowFood Catania, curato dalla fiduciaria Anastasia De Luca: un progetto dalla forte impronta etica.

Dietro “Cuore Spezzato” – tomino di capra erborinato con muffa bianca e blu tipiche della tecnica di stagionatura – c’è infatti la storia di una casara ucraina, quella di Kateryna Prikhodko, giunta in Italia nel 2022 in fuga dalla guerra con i suoi tre figli, l’anziana madre (tre cani e una gatta) semplicemente chiedendo asilo in cambio di lavoro come casara: lei è una veterinaria con una passione per l’affinamento dei formaggi e una piccola attività familiare nel suo paese (Strekoza). Ad accogliere l’appello, circa un anno fa, è stato Eros Scarafoni, allevatore e produttore di formaggi con l’azienda Fontegranne di Belmonte Piceno, provincia di Fermo, nelle Marche. Il primo esperimento a quattro mani è questo “Cuore spezzato” – latte caprino italiano, tecniche di affinamento ucraine, spezie orientali per i cromatismi – che mercoledì sera sbarcherà a ViniMilo. Impegnati in cascina nella cura quotidiana delle mucche, dell’azienda e delle rispettive famiglie, i due casari saranno virtualmente presenti a ViniMilo con un collegamento in video. In degustazione anche una batteria di formaggi al latte crudo – provenienti dall’Italia (Lombardia, Sardegna, Marche, Puglia, Sicilia), dall’Inghilterra e dalla Francia – ai quali saranno abbinati vini, brandy e whisky. In chiusura un’altra testimonianza di solidarietà con calici del Sangiovese di Noelia Ricci, azienda fortemente danneggiata durante la recente alluvione in Romagna.

Oggi, martedì 5 settembre, focus sugli oli Evo siciliani con un convegno e un banco assaggi con extravergine dell’Etna e degli Iblei accostati a prodotti tipici e vini dei due territori (a cura di APO, Onav Catania e Slow Food Catania). Mentre da Barone di Villagrande di scena i “rosati di Milo” con le diverse espressioni del nerello mascalese vinificato in rosa. Giovedì 7 masterclass sulle sfumature del Carricante (a cura di Ais Taormina). Venerdì 8 torna il Progetto Grappoli Bianchi che ha già visto una serie di masterclass curate dalla redazione del semestrale Verticale – i giornalisti Jacopo Cossater, Matteo Gallello e Nelson Pari – indagare le produzioni di alcune cantine del territorio. Oltre a un convegno a cura di Strada del vino e dei sapori dell’Etna che coinvolgerà anche le “sorelle” del Val di Noto, della Valle dei Templi e delle Terre Sicane, è previsto un dibattito con due scrittori, Benjamin North Spencer e Giampaolo Gravina, per conoscere l’Etna narrata dai wine writers come loro (Spencer è autore di una nutrita guida sulla storia e la rinascita del distretto del vino dell’Etna) segue degustazione; mentre dalle 20.30 al Vecchio Mulino banchi assaggio di Porto, Madeira e Marsala sul tema “La rotta degli inglesi, tra Sicilia e Portogallo” e la musica del cantautore Antonio Monforte (prenotazione obbligatoria).

Sabato e domenica riparte la festa in piazza con l’Isola del Gusto, cibo di strada e piatti tradizionali, il mercatino bio e km zero, i presìdi Slow Food e soprattutto la grande Enoteca all’aperto con oltre 170 etichette in degustazione e, per la prima volta a Milo, anche produttori del Val di Noto, della Valle dei Templi e le cantine Assovini Sicilia (sabato e domenica 18-24). Due fasce orarie, sempre in serata, per “In alto i calici”, angolo degustazione dedicato ai vini di Milo sulla terrazza panoramica del Municipio con una ricca selezione di Etna Bianco Superiore, la Doc prodotta esclusivamente a Milo.

Le ultime due degustazioni sono sabato sera 9 settembre con Salvo Gulisano, sommelier Fisar, su “Etna e le sue contrade”; mentre domenica sera Fondazione Italiana Sommelier (FIS) con “Vinum architectura” a cura di Agata Arancio affronterà un viaggio ideale cogliendo analogie e contaminazioni nel paesaggio etneo fra il pensiero architettonico e quello enologico. Dettagli e approfondimenti sul sito www.vinimilo.it

Vinimilo 2023 è organizzata dal Comune e dalla Proloco di Milo con il sostegno degli assessorati regionali all’Agricoltura e al Turismo. Partner della manifestazione sono il Consorzio Etna Doc e Strada del vino e dei sapori dell’Etna. Sostengono Vinimilo le cantine Barone di Villagrande, Benanti, Iuppa, Maugeri e Tenute di Nuna.

 

Le 23 Cantine di Milo (dato aggiornato al 2023)

Azienda Agricola A Massara, Azienda Agricola Alfio Cosentino, Azienda Agricola Crasà – SRC,

Azienda Agricola Gaetano Russo, Azienda Agricola Giuseppe Lazzaro, Azienda Agricola Raciti Sebastiano, Barone Di Villagrande, Benanti Viticoltori, Calcagno Vini, Cantine Di Nessuno,

Cantine Edomè, Cantine Iuppa, Cedric Perraud, Eredi Di Maio, Federico Curtaz, I Custodi delle Vigne dell’Etna, I Vigneri di Salvo Foti, Maugeri, Pietradolce, Sive Natura, Tenuta di Fessina,

Tenute Di Nuna, Tre.Mi.La.

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