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Passano in Giappone circa 6 mesi l’anno, lavorando da remoto e visitando in lungo e in largo il Paese del Sol Levante e condividono le loro esperienze sui social. Il resto del tempo, lo vivono viaggiando per l’Europa e nel resto del mondo. Questa, l’ultima frontiera del nomadismo digitale tutta al femminile di Elina Sindoni e Marzia Parmigiani, psicologhe e fondatrici dei progetti Traveltherapists.it e Il Mio Viaggio In Giappone. E del loro approccio originale nell’ottica della Travel Therapy, ha parlato anche Repubblica in un recente articolo.

Nel loro lavoro c’è spazio anche per il cineturismo con la realizzazione di un libro sulle location de “La casa di carta” presentato al TTG di Rimini e un libro sulla psicologia del viaggio.

Conosciamo più da vicino due delle travel blogger più interessanti del panorama italiano in questa intervista.

 

Chi sono Elina e Marzia?

 Molto sinteticamente, siamo due appassionate di viaggio, travel blogger che dopo la formazione in psicologia e varie esperienze di lavoro nel sociale, hanno pensato di unire i loro studi alla dimensione del benessere e dell’empowerment personale. I nostri strumenti essenziali sono il viaggio stesso e tutto l’insegnamento derivante dal mettersi alla prova e uscire dalla propria zona di comfort. A questo, abbiniamo la nostra professione di copywriter, social media manager e SEO expert che ci consente di lavorare da remoto come nomadi digitali e quindi di sostenerci mentre siamo in viaggio.

Com’è nato il libro sulle location de La casa di Carta?

 Siamo abituate a pensare che anche quando le cose non vanno bene, ognuno debba cercare di fare del suo meglio con quello che ha: e l’idea del libro è nata in piena pandemia. Lo show di Netflix ha appassionato noi e milioni di persone nel mondo e parlare dei luoghi in cui è stato girato, è stato come visitare almeno idealmente, paesi e città in un momento difficile in cui tutti noi eravamo bloccati nelle nostre case. Ecco perché è stato scelto per essere presentato alla fiera internazionale del TTG 2020 di Rimini. Sul nostro sito ci sono diversi articoli di cineturismo, non solo su “La casa di carta”, anche su altri film e telefilm che ci hanno appassionato compresi i drama coreani.

Quando è nata la vostra passione per il Giappone?

 In realtà come molte persone che amano questo paese, siamo state attratte fin da bambine, ovviamente per anime e manga. I primi viaggi sono stati brevi e non da travel blogger, come le classiche vacanze di una o due settimane. Prima di visitare il Giappone, temevamo che le alte aspettative coltivate sin dall’infanzia, fossero deluse. In realtà, una volta messo piede in terra nipponica, ci siamo accorte che era addirittura meglio di come avevamo immaginato e il desiderio di tornare è stato sempre più forte. Solo in seguito, quando abbiamo iniziato a lavorare da remoto, è stato possibile passare mesi interi e sperimentare la vita degli abitanti del luogo, approfondendo così la nostra esperienza e dando vita al nostro progetto: Il Mio Viaggio In Giappone.

 

 

E riguardo a Il Mio Viaggio In Giappone? In cosa consiste?

 Abbiamo sempre pensato che viaggiare sia un diritto di tutti e una delle forme di studio più elevate, perché permette di decentrarsi, andare oltre sé stessi, mettersi alla prova e scoprire il mondo in tutte le sue sfumature. Siccome abbiamo notato sul web che in tanti avevano paura di affrontare un viaggio in Giappone senza tour operator per limiti linguistici, ansie da prestazione, etc. abbiamo cercato di mettere a disposizione la nostra esperienza con guide, video, tutorial e informazioni varie su come organizzare un viaggio in autonomia.

Non tutti amano i viaggi organizzati e noi cerchiamo di fornire ai follower de Il Mio Viaggio In Giappone e ai lettori di Traveltherapists.it tutti gli strumenti utili e necessari, comprese informazioni per viaggiatori disabili, famiglie con bambini, solo traveller e guide LGBTQIA+.

Questo perché è giusto che ogni tipo di turista trovi qualcosa che possa aiutare ad organizzare il viaggio ideale e ottenere il meglio dalla sua esperienza. Ma essendo anche focalizzate sulla crescita personale, Il Mio Viaggio In Giappone, ogni giorno abbina immagini dal Paese del Sol Levante a frasi di crescita, aforismi e poesie per dare alcuni spunti di riflessione a chi ci segue.

E un viaggio con i follower in Giappone?

 Sebbene siano in tanti a chiedercelo, per ora non è in programma, ma non si sa mai! L’affetto dimostrato è così tangibile, che forse sarebbe un peccato scartare definitivamente questa ipotesi.

Che consigli dareste a ragazze che desiderano diventare travel blogger?

Iniziare visitando i luoghi in cui ci si sente a proprio agio, creare contenuti con il cuore, che siano coinvolgenti e che trasmettano passione. Ma soprattutto raccomandiamo di essere costanti perché i risultati non sempre sono quelli auspicati e ci vuole molto tempo per creare un buon rapporto con la community di riferimento. Anche comprendere la SEO e come funzionano i social media è fondamentale.

Qual è la parte più bella di essere travel blogger?

Avere il privilegio di esplorare culture diverse, incontrare nuove persone e aiutare i lettori di Traveltherapists.it a esplorare il mondo, sia idealmente che concretamente. Quindi, se volete scoprire chi sono Elina e Marzia, l’invito è quello di venire a trovarci sui nostri canali e magari trovare l’ispirazione per il vostro prossimo viaggio!

Ringraziamo Marzia Parmigiani ed Elina Sindoni, due delle travel blogger più interessanti del panorama italiano per questa intervista.

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